La Lucchese sbranata dal lupo: anno nuovo, ma limiti vecchi
Il Gubbio si rialza: ora ai toscani servono innesti di qualità e quantità per evitare i playout che paiono inevitabili
GUBBIO. La Befana porta in regalo i tre punti al Gubbio, che non vinceva in casa dal 17 novembre scorso e aveva il peggior attacco del girone, che per la prima volta nella stagione 2024-25 segna reti in una partita sola (al Barbetti nel girone d’andata ne aveva realizzati soltanto 7) e abbandona la zona a rischio della classifica. Precipita invece sempre più in basso la Lucchese che perde l’ottava partita stagionale e vede materializzarsi l’ombra dei playout. Per invertire la rotta serve un massiccio ricorso al mercato.
Squadra senza attributi
Questa Lucchese difetta sin dal primo giorno di personalità in ogni reparto: la difesa, compreso un portiere sempre più fragile e insicuro, assomiglia alla banda del buco, il centrocampo poggia tutto sulle spalle del centopolmoni Tumbarello tutto fuorché un fine dicitore e davanti non c’è una punta da doppia cifra. Anche contro un Gubbio che aveva non pochi problemi (assenti i vari Tozzuolo, Proietti, Di Massimo, Franchini, Giovannini, Fossati e Faggi) la squadra, dopo la reazione conseguente al primo gol degli umbri, di fronte alla rete allo scadere della prima frazione dell’ex Corsinelli si è sciolta come neve al sole. E al di là del solito Saporiti – sfortunatissimo per aver colpito due pali a portiere battuto – e del buon primo tempo del giovane Selvini, autore del gol del momentaneo pari (la sua prima rete in Lega Pro) i rossoneri sono apparsi confusi e rassegnati: sempre secondi sulle palle sporche, morbidi nei contrasti, terrorizzati ogni volta che gli esterni umbri si portavano in avanti. Con questa mentalità non si va da nessuno parte.
Spettacolo modesto
Con due squadre afflitte da problemi si è vista tanta mediocrità con errori da una parte e dall’altra. Il Gubbio, che rischia più di una volta insistendo a voler giocare dal basso senza aver interpreti di qualità, la Lucchese che difetta della solita concentrazione e della necessaria cattiveria agonistica. Tanto che al primo affondo i padroni di casa vanno in vantaggio con Tommasini – la scorsa stagione oggetto del desiderio del club rossonero – che lasciato tutto solo in area della difesa a presepe (restando in tema natalizio) riceve palla da Zallu e senza nemmeno saltare infila nell’angolo più lontano a quello di Palmisani. I rossoblù si chiudono e la Lucchese prende in mano il pallino del gioco e in dieci minuti – dopo un gol annullato a Fazzi su angolo per un offside di Gasbarro – raddrizza il risultato. Il giovane Selvini, imbeccato da Saporiti, si beve in velocità Rocchi, aspetta l’uscita del portiere e lo fulmina con un preciso pallonetto. Adesso sono i padroni di casa – che perdono tanti palloni in uscita – a tremare e se Selvini fosse servito con maggiore continuità probabilmente la Lucchese avrebbe potuto ribaltare il match. Invece, al secondo minuto di recupero della prima frazione, l’ex Corsinelli lanciato da Tommasini fa 30 metri di campo in solitudine e poi dal limite lascia partire un siluro che s’insacca sul palo di Palmisani.
Il tabellino
GUBBIO (3-4-2-1): Venturi; D’Avino, Rocchi, Signorini; Corsinelli, Rosaia, Iaccarino, Zallu; Maisto (18’ st Tentardini), D’Ursi (47’ st Stramaccioni); Tommasini (37’ st Rovaglia). All. Rubicini (squalificato Fontana).
LUCCHESE (4-4-1-1): Palmisani; Gemignani (27’ st Cartano), Fazzi, Gasbarro, Antoni; Quirini, Tumbarello, Gucher (27’ st Visconti), Catanese (33’ st Giacchino); Saporiti; Selvini (18’ st Magnaghi). All. Gorgone.
ARBITRO: Drigo di Portogruaro.
RETI: 7’ pt e 23’ st Tommasini, 17’ st Selvini, 47’ pt Corsinelli.
NOTE: spettatori: 985 (di cui 69 da Lucca). Angoli 0-3. Ammoniti Palmisani, Saporiti, Cartano.