Il Tirreno

Lucca

La passerella dei campioni

di Luca Tronchetti
La  passerella  dei campioni

Assegnata a 12 stelle delle varie discipline la Sfinge d’oro del premio Fedeltà allo Sport Standing ovation per Vincenzo Nibali e i campioni del Mondo 1982 Causio e Bordon

05 giugno 2024
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GRAGNANO. Le stelle del firmamento dello sport si sono date convegno – come ogni anno – all’Hotel Country di Gragnano per l’edizione numero 25 del premio Fedeltà allo Sport, l’unica manifestazione a livello provinciale che riesce ogni anno a concentrare nella nostra città campioni del passato e del presente di tutte le discipline sportive. E lo fa senza bisogno di interventi e finanziamenti pubblici grazie all’entusiasmo e alla passione di tanti soci onorari – piccoli imprenditori e non – che vogliono vedere da vicino i loro beniamini per poterci parlare, ricevere un autografo, fare un selfie, ricordare momenti felici di una vita che spesso viene scandita dalle imprese sportive. Oltre 300 persone hanno tributato applausi a scena aperta ai 12 assi premiati con il simbolo del premio: la Sfinge d’oro, coniato dall’artista lucchese Giampaolo Bianchi. L’unicità di questo premio è data dal dialogo che s’instaura con i campioni che non appaiono come gli “irraggiungibili” protagonisti dello sport degli anni Duemila, spesso sul piedistallo e troppo distanti dalla gente. Una serata presentata dal tandem Valter Nieri, organizzatore-factotum della festa, e Ilaria Gradi, supportati da Stefano Bendinelli, Cristian e Bruno Nieri, Alina Juncu.

Campioni di semplicità

Prendiamo due leggende come Franco Causio e Ivano Bordon, protagonisti in azzurro all’impresa dell’Italia di Bearzot nel 1982 Spagna. Il “Barone” che ha cenato accanto alla moglie e agli amici Brio, Bordon e Alberto Cerruti – principe dei giornalisti sportivi con otto mondiali e sei campionati europei – e ha avuto l’onore e il privilegio di giocare la leggendaria partita a scopone sull’aereo presidenziale con Sandro Pertini, ha interrotto per firmare autografi o per fare foto con i tifosi.

I premiati del calcio

Franco Causio, accolto dalle note di “We are the Champions” alzando al cielo una riproduzione della Coppa del Mondo, ha ricevuto la targa in memoria di Gigi Simoni dalle mani del figlio Leonardo, da alcuni anni osservatore dell’Inter, in quanto “Brazil” ha iniziato nelle giovanili della Juventus proprio nell’anno (1967-68) in cui Simoni indossava la casacca bianconera: “Aveva il numero 7 come me: un signore che aiutava i giovani”. Visibilmente commosso Ivano Bordon, unico calciatore italiano ad aver vinto due mondiali (nel 1982, secondo portiere, 2006 allenatore dei numeri 1 con Lippi). A lui è andato anche il premio Aldo Biagini ex presidente della Lucchese. Sempre per il calcio, ha riscosso consensi Marco Landucci, vice di Max Allegri, così come quelli ricevuti da Alessandro Andreini prossimo team manager del Torino.

Ciclismo mon amour

Con Ivano Fanini, gran cerimoniere, applausi scroscianti al super campione (due Giri, un Tour e una Vuelta) Vincenzo Nibali, siciliano d’origine toscano d’adozione a cui è andata, oltre la Sfinge d’oro, il premio intitolato ad Alfio Castiglioni. La preziosa opera anche al grande sprinter Alessandro Petacchi ( attuale voce tecnica della Rai al Giro d’Italia), Claudio Golinelli (vincitore di tre campionati del mondo su pista in maglia Fanini), Roberto Amadio e il presidente della Federciclismo provinciale, Pierluigi Castellani.

Volley, pattinaggio, judo

Sfinge d’oro a Simona Rinieri, schiacciatrice dell’unico campionato del mondo femminile vinto dall’Italia a Berlino 2002. Stesso riconoscimento a Giulia Quintavalla, la cecinese del judo, l’unica ad aver vinto l’oro olimpico nel 2008. Grande emozione per i 16 titoli mondiali della campionessa di pattinaggio artistico a rotelle, Rebecca Tarlazzi. A presenziare alla manifestazione il presidente onorario Stefano Gori e quello del Coni Toscana Simone Cardullo.


 

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