Il Tirreno

Lucca

La Pallacanestro Le Mura sparisce certificando così il fallimento della politica e dell’imprenditoria

di Alessandro Petrini
La Pallacanestro Le Mura sparisce  certificando così il fallimento della politica e dell’imprenditoria

30 giugno 2023
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LUCCA. La vittoria di Moncalieri che è valsa la salvezza in A1, potrebbe essere stata l’ultima partita della storia del Basket Le Mura. Per la società biancorossa si affievoliscono le possibilità di continuare la propria attività, non solo nella massima serie, ma pure in una categoria inferiore. Se già in occasione della conferenza stampa del 26 aprile la sensazione era che sarebbe stato complicato per la società attuale proseguire nella massima serie, l’ipotesi di ricollocarsi in A2, o più probabilmente in serie B, parevano essere quanto meno probabili, con una parte dei dirigenti attuali che, in mancanza di forze nuove, avrebbero comunque messo a disposizione risorse ed esperienza per allestire una squadra competitiva per la categoria e garantire continuità sportiva alla matricola federale 032159 del Basket Le Mura. Gli oltre due mesi trascorsinon hanno fatto segnare alcuna svolta positiva ma anzi, oltre a non essere arrivato niente di concreto né dal mondo della politica, né da quello di imprenditoria e commercio, la sensazione è che i dirigenti siano rimasti soli tanto che prende concretezza l’idea di chiudere definitivamente l’attività. Una situazione paradossale, perché la società ha i conti in ordine e non ha debiti da saldare, ma nell’ottica della programmazione è rimasta schiacciata dai passaggi obbligatori introdotti dalla federazione per consentire il passaggio al professionismo nella pallacanestro femminile. Un percorso che ha portato all’aumento delle tasse federali e dei parametri per tesserare le giocatrici italiane. Oltre a un aumento secco del 30% degli ingaggi per prevedere anche la parte contributiva. Il cambiamento poi dovrebbe passare anche attraverso la creazione di una società sportiva a responsabilità limitata al posto dell’attuale associazione sportiva dilettantistica, aumentando quindi ulteriormente i costi di gestione. Il contesto comunque è piuttosto generalizzato, se si considera che in A1 femminile anche Crema e Moncalieri rinunceranno a far valere il titolo sportivo – le lombarde lo hanno ceduto a Roma – e in A2 ci sono realtà che sembrano destinate a mollare. La città si troverà a perdere una parte importante del suo patrimonio sportivo e culturale. L’unica società che sia riuscita a conquistare lo scudetto e a fornire con regolarità atlete alla Nazionale, oltre a portare a Lucca una final four di Coppa Italia, un Opening Day e due partite ufficiali delle Azzurre. Un patrimonio anche organizzativo che rischia di andare disperso, con la politica lucchese che non è riuscita a coinvolgere attori importanti secondo i propositi espressi durante la conferenza stampa di due mesi fa. Se quindi il Basket Le Mura dovesse scomparire, ipotesi assai probabile, a Lucca rimarrebbero le Mura Spring, società satellite nata con l’intento di occuparsi del settore giovanile, biancorosso, che lo scorso anno ha disputato il campionato di serie B, massima categoria regionale.
 

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