Richiamo alimentare
Falomi ritrova la Lucchese dopo il debutto di sedici anni fa
L’attaccante allora diciottenne giocò in Coppa Italia di C con il Montevarchi vincendo 2-0 contro i rossoneri in cui giocava il terzino destro Deoma oggi ds
LUCCA. 10 settembre 2003. Stadio Porta Elisa, partita di Coppa Italia tra la Lucchese targata Maurizio Viscidi e il Montevarchi guidato da Luciano Filippi. Il tecnico dei Valdernesi al minuto 31 della ripresa, con i rossoblù già in vantaggio per 2-0 e che conquisteranno 3 punti in trasferta, manda in campo un lungagnone di 18 anni che gioca in Berretti. Si chiama Nicola Falomi e abita a Cortona nell’aretino. È al debutto assoluto tra i professionisti e prende il posto di un attaccante andato in gol nella prima frazione: Marco Cellini, classe 1981, oggi bomber del Prato, compagine favorita in questa stagione per la promozione in C. In campo per la Lucchese c’è un terzino destro di quelli che non molla un millimetro e non ti lascia respirare. Si chiama Daniele Deoma.
Riavvolgendo il nastro della memoria - sono trascorsi quasi 16 anni da quel giorno - ieri prima di mezzogiorno quell’attaccante oggi esperto e smaliziato e quell’ex difensore si sono ritrovati. Falomi, nuovo bomber della Lucchese, ha messo la firma al contratto che gli ha sottoposto Deoma, il ds dei rossoneri. La vita fa strani giri e torna al punto di partenza. E ieri Falomi è tornato in quello stadio in cui ha capito che sarebbe potuto diventare un calciatore professionista: «Sono una persona che crede nei valori e nelle persone. E il progetto della Lucchese mi è piaciuto sin dall’inizio. Avevo anche altre squadre di D che mi volevano. Ma non ero convinto della bontà della scelta. Sono una punta che ama dialogare con i compagni e che pensa prima alla squadra e poi a fare gol. Della Lucchese conosco bene Nolé (hanno giocato assieme nel 2006 alla Sansovino in C2). Mi piace documentarmi e so già tutto anche degli altri compagni di squadra. Lucca è una città magnifica e spero di rimanerci più tempo possibile. I miei allenatori ideali? Mi sono trovato benissimo con Aldo Firicano alla Pro Patria, una persona vera che ha saputo trarre il meglio da me. Ma sono stato bene anche a Celano con mister Modica. In fondo da tutti gli allenatori mi hanno arricchito e da ognuno ho imparato qualcosa. Se sono in condizione? Mi sono preparato da solo con un personal training. Sto bene e mi manca soltanto il ritmo partita. Non vedo l’ora di debuttare con la Lucchese e ripagare la fiducia sul campo. In fondo il rossonero mi porta bene: il mio record personale (17 reti) l’ho ottenuto con la maglia rossonera della Nocerina (2006-07). Nei 4 anni trascorsi in D sono sempre andato in doppia cifra e mi sono sempre allenato da professionista».
Soddisfatto il ds Deoma: «Falomi è un ragazzo serissimo e questa trattativa lampo ci ha permesso di dare a mister Monaco la punta che cercava. Un attaccante fortissimo di testa, in grado di tener palla per far salire la squadra e mandare in porta i compagni. Abbiamo alzato l’asticella. Altri due pezzi (un difensore e un under) e chiudiamo il mercato. La Lucchese sarà competitiva». —
Luca Tronchetti