Altopascio, uccise anziano con un pugno: nessuno sconto di pena per Balestra
Inammissibile, per la Cassazione, il ricorso del legale del giovane
ALTOPASCIO. Voleva uno sconto sui 5 anni patteggiati il 18 settembre scorso per il reato di omicidio preterintenzionale. Non lo ha avuto Richard Balestra, 21 anni, reo confesso dell’episodio che il 6 agosto 2023 in piazza Umberto I ad Altopascio provocò prima l’agonia e poi la morte di Luigi Pulcini, 75 anni, ristoratore in pensione colpito con un pugno in faccia e deceduto dopo nove giorni a Cisanello senza mai riprendere conoscenza.
Il legale di Balestra aveva presentato ricorso in Cassazione per un presunto vizio di motivazione nella contestazione delle aggravanti. Una richiesta che i giudici di legittimità hanno dichiarato inammissibile.
«Il motivo è manifestamente infondato non potendosi dedurre il vizio di motivazione in relazione ad una circostanza aggravante a seguito di accordo di patteggiamento a fronte, peraltro, di una motivazione della sentenza sul punto immune da vizi logici».
Resta, dunque, la pena di 5 anni in gran parte scontata da Balestra con gli arresti domiciliari a partire dai primi di novembre del 2023.
Le scuse e l’autodenuncia
Il giorno della sentenza di patteggiamento Balestra si disse dispiaciuto e pentito per quel pugno ribadendo che non voleva uccidere Pulcini che, a suo dire, aveva rivolto un apprezzamento verso la sua fidanzata. Di qui lo scatto d’ira degenerato nel cazzotto in faccia. Quindi la caduta del pensionato e le lesioni alla testa. Irreversibili e fatali. La sera stessa si era presentato dai carabinieri per autodenunciarsi, ma non venne creduto tanto da subire una denuncia per autocalunnia con il padre che venne indagato (vicenda archiviata) per favoreggiamento perché gli inquirenti pensavano avesse coperto qualcun altro.