Lucca, muore a 61 anni ex portiere e imprenditore
Alessandro Ristori dopo gli esordi nella Nuova Generazione aveva giocato in C2. Al termine della carriera era diventato imprenditore nell’abbigliamento sportivo. Lascia due figli
LUCCA. Il calcio era la sua vita. Prima portiere giunto al professionismo con la maglia della Cerretese in C2 nella stagione 1982-83 e debuttando proprio contro la sua Lucchese a Cerreto Guidi il 15 maggio di 41 anni fa. Poi come imprenditore nel ramo dell’abbigliamento sportivo fornendo completi da gioco prima lavorando per la Omnia Sport, poi per la RGM Sport e infine per una ditta spagnola che è stata sponsor tecnico del Venezia.
La malattia
Una malattia che non perdona diagnosticata poco più di un mese fa ha stroncato a 61 anni Alessandro Ristori, residente in via del Casalino a Tassignano, deceduto sabato notte all’ospedale San Luca. Una persona allegra, solare e molto attaccata al lavoro e alla famiglia. Soprattutto ai figli Giulia, ex arbitro di calcio che proprio oggi compie 29 anni e Lorenzo di 25 che ha militato nelle giovanili della Lucchese e che oggi gioca negli amatori del Badia di Cantignano.
La carriera
Dopo i primi calci con la maglia del Tassignano aveva iniziato a giocare nei Giovanissimi e poi negli Allievi della Nuova Generazione di Capannori. Nonostante non fosse un gigante – ma negli anni Settanta e Ottanta anche in serie A si trovavano portieri con un’altezza inferiore al metro e 80 centimetri – si mise subito in luce nei campionati giovanili vincendo tornei e ricevendo la chiamata a 18 anni della Cerretese, formazione di Cerreto Guidi (Firenze) che militava in C2. Non ancora ventenne fu inserito in prima squadra come riserva di Davide Torchia, che poi ha giocato in serie, debuttò nei professionisti disputando 2 partite e subendo tre reti (nella sfida dell’esordio contro la Lucchese a Cerreto Guidi). Poi un lungo peregrinare in D con Fucecchio e Intercomunale Vinci e poi in Promozione ed Eccellenza con Alabastri Volterra e Forte dei Marmi. Cessò l’attività quando gli venne riscontrato un problema cardiaco e applicati due by pass.
La professione
Ma al calcio non sapeva resistere. Così per tanti anni ha legato il suo nome al mondo dell’abbigliamento sportivo come rappresentanti di ditte che vestivano formazioni professionistiche come il Pontedera e dilettantistiche nelle province di Lucca, Pisa, Carrara, Pistoia e Firenze. Dopo la separazione dalla moglie e l’inizio di una nuova vita con la compagna e i figli circa due anni fa aveva subito il lutto della perdita dei genitori Mario ed Emilia.
La salma è esposta all’obitorio dell’ex Campo di Marte e i funerali si terranno domani (martedì 19) alle 14,30 nella chiesa di Tassignano.