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Lucca, annullato il sequestro sulla casa di Polonia: il motivo

di Pietro Barghigiani

	L'imprenditore lucchese Claudio Polonia
L'imprenditore lucchese Claudio Polonia

Il Tribunale del Riesame: «Non sono stati fatti accertamenti contabili per stabilire davvero la soglia di evasione fiscale»

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LUCCA. Annullato il sequestro di una casa a Casoria (Napoli) nei confronti dell’imprenditore Claudio Polonia nell’inchiesta della Guardia di finanza su una presunta evasione fiscale. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame (presidente Pezzuti, a latere Poggi e Massaro) accogliendo il ricorso dell’imprenditore ritenuto amministratore di fatto della “Ponteggi Quasi Gratis Srl” di Capannori, fallita nel novembre 2021. La contestazione, nata da un controllo dell’Agenzia delle Entrate, è di 125mila euro. Sulla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, il Riesame scrive: «Poiché le dichiarazioni dovevano essere presentate entro il 28 febbraio 2022 era gravato fa questo incombente chi rivestiva la carica formale». E ancora: «Secondo il Tribunale sulla scorta degli elementi acquisiti appare dubbio che l’obbligo di grasse anche sul Polonia quale amministratore di fatto».

Iva evasa
Riguardo all’importo dell’Iva evasa, la disamina del Riesame mette in rilievo come la soglia (per far scattare il penale, ndr) è stata ritenuta superata esclusivamente sulla base dell’ispezione dell’Agenzia delle Entrate che, «non avendo ricevuto documenti contabili dalla curatela fallimentare, si è limitata un mero calcolo induttivo della differenza fra fatture di vendita e di acquisto rinvenute telematicamente. È necessaria una verifica che non sia meramente formale, apparente ed appiattita alla mera prospettazione astratta del reato. Nel caso di specie oltre al conteggio matematico della differenza tra fatture di vendita e di acquisto non è stato fatto alcun accertamento, neanche minimo, sugli ulteriori costi, innanzitutto su quelli certamente sostenuti per i dipendenti per i quali la difesa ha prodotto alcune buste paga. Accertamento assolutamente necessario tenuto conto del contenuto superamento della soglia di punibilità. Del tutto verosimilmente, tenendo conto di questi costi, la soglia non sarebbe superata».

«Sono aggredito»
L’imprenditore Polonia, presidente della Real Academy, alla notizia dell’annullamento del sequestro spiega che «le motivazioni del provvedimento sono chiare e puntuali. Invito la stampa ad informarsi bene prima di mettere “alla berlina” una persona che è prima padre di famiglia, poi compagno e poi imprenditore ed appassionato di calcio giovanile. I miei figli vanno a scuola a Lucca; e chissà, magari sono anche compagni di scuola o di classe o anche di giochi dei figli di coloro che continuano a buttare benzina sul fuoco, aggredendo la mia persona. Mi chiedo: cosa direbbero queste persone ai loro figli se fossero attaccate così? Cosa direbbero ai loro bambini se di punto in bianco venissero denigrati senza certezze e buttati in prima pagina? »

Caso Real Academy
Secondo Polonia la vicenda è «la riprova di un accanimento nei miei confronti che non ha precedenti nei confronti di nessun individuo qui a Lucca. E tutta la vicenda degli accertamenti della Guardia di finanza, che giustamente sta facendo il suo lavoro, è partita nel settembre dello scorso anno, guarda caso a seguito di un accertamento fatto nei confronti della Fcd Real Academy Lucca, guarda caso a seguito del tam tam mediatico sui quotidiani locali e on line, oltre ai vari esposti fatti nei confronti della mia persona al Comune. Come dimostrano anche i verbali della Guardia di finanza, tutto parte da quell’accertamento. Non credo sia tutto un caso. Dovrei credere allora che la FcdReal Academy Lucca ha pestato i piedi a qualcuno e continua a dare fastidio a qualcuno». L’imprenditore ricorda anche gli atti vandalici contro la sua auto a San Cassiano mia auto, con le varie minaccel

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