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Libertas, serve il colpo bolognese: missione possibile con la Fortitudo

di Paolo Lorenzi
Hooker in campo contro Rimini (foto Silvi)
Hooker in campo contro Rimini (foto Silvi)

I numeri raccontano di una gara alla pari: anche le due difese si equivalgono. Hooker sfida Fantinelli in velocità, la classe di Banks può frenare Bolpin

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LIVORNO. La sfida, stavolta, è contro la nobile decaduta, quella Fortitudo Bologna che riporta alla mente sfide memorabili. Livorno e Bologna sono due piazze che richiamano sfide piuttosto importanti di decenni or sono, ai massimi livelli. La seconda squadra di Bologna, con un palmarès importante frutto di investimenti colossali negli anni Novanta e con la numerazione “103” nella denominazione societaria (col codice Fip originale che viene richiamato, pur non avendolo più), si trova in un momento molto complesso, alla luce di infortuni lunghi ed importanti (Aradori e Cusin prima, Sabatini di recente). Alla fine, e soltanto in extremis, Pietro Aradori potrebbe essere del match. Non hanno un bomber, ma un discreto gruppo di atleti con buone mani che sta cercando un equilibrio dopo le defezioni citate. Non una squadra di ragazzi ma tutti piuttosto navigati, non c’è un “centrone” dominante e come stazza fisica la squadra è sul livello di Livorno. Il coach è Attilio Caja, tornato dopo l’anno scorso: è un veterano di lungo corso (dal 1988), di scuola Pavia (con Arnaldo Taurisano) che in seguito ha trovato panchine in mezza Italia pur con piazze importanti (Roma, Varese, Pesaro, Milano) e qualche buon trofeo (Supercoppa Ita ’00 con la Virtus Roma) anche con la Nazionale Sperimentale (Argento ai Giochi del Mediterraneo 1997). È stto 2 volte MVP della Serie A tra gli allenatori: certamente è uno che conosce il basket.

Gli avversari

Il quintetto probabile della Fortitudo mette in campo Matteo Fantinelli, play fisico ed esperto, fantasia e punti nelle mani, forse più play che realizzatore. La guardia è Riccardo Bolpin, ex Chiusi e ormai a Bologna da due stagioni: s i tratta di un esterno di buon livello, piuttosto costante nel rendimento, oltre che una macchina da punti nei tiri liberi (con la percentuale realizzativa del 92%): con lui ci sarà poi Fabio Mian, con un passato nel Trapani, giocatore molto solido più pericoloso al tiro che in avvicinamento. L’ala grande è Kenny Gabriel, veterano, ex Brescia e con un trascorso con tanti campionati europei nelle gambe: in buona sostanza un vincente dell’ultimo decennio, atleta di prim’ordine con una buona mano, con un 32% di realizzazione nei tiri da 3. Il centro è invece Deshaun Freeman, “roccia” confermata dalla passata stagione, un lungo di buona mano e un ottimo rimbalzista che viaggia con un 62% nei tiri da 2, un 57% da 3 e un misero 42% nei tiri liberi. Si alterneranno poi Nicola Giordano, terzo play diventato secondo per necessità, Alessandro Panni, Leonardo Battistini, Leo Menalo e, in caso di effettivo recupero, Pietro Aradori che, se sta bene, ha dimostrato di essere una macchina da punti.

I duelli

Interessanti saranno i duelli che si verranno a sviluppare sul parquet. Si comincia certamente dal faccia a faccia tra Hooker e Fantinelli, due play di stazza, col secondo che ha meno rapidità, ma un’altezza da ala piccola: sarà una sfida da giocare in velocità. Attenzione poi a Banks-Bolpin: la classe di Adrian dovrà contrastare la fisicità dell’avversario cercando di avere la meglio. Allinei se la vedrà con Mian, altro esperto con cui contrastare nella speranza di riuscire ad incidere. Italiano, invece, se la vedrà con Gabriel: in questo caso, i due veterani faranno leva su caratteristiche differenti, ma entrambi possono contare su due buone mani. Dalla difesa di Nazzareno dipenderà gran parte della gara. Il duello Fantoni-Freeman sarà soprattutto uno scontro muscolare nel pitturato, con un avversario con molte soluzioni al tiro.

Le statistiche

Bologna tira dal campo come gli amaranto (55% da 2 e 33 da 3. Livorno 53% da 2 e 33% da 3) e male dalla lunetta (68% della Fortitudo, contro il 78% della Libertas). I bolognesi segnano, in media, 73,7 punti contro i 74,1 di Livorno: le due difese si equivalgono (77 punti in media subiti da entrambe). Non è tutto: mentre la Fortitudo fa giocare gli avversari peggio da 2 che da 3, la Libertas fa tirare peggio da fuori che da vicino. Insomma, sarà una sfida alla pari.


 

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