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La festa salvezza dello scorso anno
La festa salvezza dello scorso anno

Dalla Terza alla Prima categoria, con tanta passione, cuore e solo ragazzi livornesi L’entusiasmo del gm Fermi: «Vogliamo crescere ancora e coinvolgere il quartiere»

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LIVORNO. Passione, cuore e sentimento. É con questi valori, con questo slogan che l’Unione Sportiva Montenero in estate ha rilanciato le proprie ambizioni. Una nuova ventata di entusiasmo in una società che dal 2017, anno della nuova fondazione, ha sempre fatto passi avanti conquistando due promozioni dalla Terza alla Prima Categoria.

Nel nuovo corso è stato fondamentale l’arrivo del General Manager Simone Fermi, dalla scorsa primavera entrato anche a far parte del Direttivo della società presieduta da Marco Valtriani con Carlo Ferri come vicepresidente.

«Sono entrato a far parte di questo progetto con grande convinzione, perché ho visto una realtà sportiva diversa dalle altre, con valori diversi – esordisce Fermi che ripercorre i passi fatti in estate -. Questi ragazzi negli ultimi anni non hanno percepito un euro, ma con tanta passione ed entusiasmo hanno conquistato un doppio salto di categoria. Per me è anche una sfida a livello personale. Ho voglia di dare un’identità chiara al Montenero e con la mia esperienza cercare di dimostrare che nel calcio di può fare bene anche senza bisogno di chissà quali budget».

Durante l’estate la società ha mantenuto il nucleo storico che tanto bene aveva fatto in questi anni ed ha aggiunto giocatori che hanno subito sposato il progetto giallonero, arrivando da altre realtà di categoria.

«Il nostro obiettivo stagionale è quello di salvarsi, magari senza troppe sofferenze, e portare avanti la nostra filosofia di calcio. Nell’ultima sessione di mercato sono arrivati otto-nove giocatori di valore che hanno rinunciato anche ai rimborsi economici che percepivano in altre società. Una politica che per questioni naturali ci ha portato a puntare fortemente su ragazzi giovani e di Livorno, un’impronta chiara che adesso vogliamo portare avanti con convinzione. La voglia è quella di crescere assieme a questo gruppo, sulla scia dell’entusiasmo contagioso che lo contraddistingue».

L’inizio di campionato non è stato quello che tutti si auguravano e così sono arrivate le dimissioni di mister Ceccarini. La società giallonera ha puntato quindi sull’esperienza di Gabriele Lazzerini, allenatore che per tanti anni ha avuto panchine di categorie superiori: ex Urbino Taccola e Cenaia per dirne alcune, con un lungo passato tra Eccellenza e Promozione. Il nuovo tecnico in due partite dal suo arrivo ha portato a casa quattro punti.

«Gabriele lo conosco benissimo e so che con la sua esperienza e i suoi valori umani può essere l’uomo giusto per il nostro progetto. I ragazzi si sono messi subito a disposizione, è arrivata una bella vittoria col Tirrenia e un punto pesante contro una big come il Castiglioncello, con due belle prestazioni».

Il percorso del Montenero vuole guardare al futuro. Tante attenzioni dentro e fuori dal campo, in particolare alla partecipazione del quartiere, vero obiettivo nel mirino, a partire dalla presentazione della squadra che è avvenuta in piazza della Carrozze.

«Con la mia azienda All Over Shipping come main sponsor – spiega ancora il general manager Fermi, imprenditore nel mondo delle spedizioni - e l’aiuto di altre due realtà come La Bisteccheria e l’Angolo della Carne il budget per la stabilità della stagione, che porta dietro tante spese, è coperto. Ma più che il discorso economico, a noi piacerebbe riuscire a coinvolgere il quartiere e avere un sostegno costante da parte della gente. E’ una sfida non semplice, ma abbiamo tanta voglia di far bene».

Uno degli aspetti più importanti è quello del campo sportivo. Al momento il Montenero si allena al Gimona e gioca a Salviano. «Non abbiamo una nostra casa e questo per un progetto a lungo termine, che vuole guardare al futuro, è una mancanza che si sente, oltre che una spesa costante per l’affitto dei campi. Sarà un passo fondamentale. Lo storico campo di Montenero? Certo che ci piacerebbe tornare nella nostra sede naturali, ma ci sono delle concessioni e delle regole da rispettare».

Nelle scorse settimane la società giallonera sui propri canali social ha pubblicato anche il merchandising, con t-shirt, cappellini e la maglia ufficiale con i colori gialloneri, un modo per farsi conoscere in città e per avere delle piccole entrate.

«É importante coinvolgere le persone. Siamo un bel gruppo, che sta bene insieme e si diverte a portare avanti questo progetto con entusiasmo. Sappiamo bene che a Livorno c’è una fede unica come quella amaranto, ma ci piacerebbe avvicinare gli sportivi. Perché si tratta di un progetto diverso, con un concetto di amicizia e passione che sta davvero alla base dei nostri ragionamenti e invece in tante altre realtà si è perso. Il sogno - conclude Fermi - è di arrivare con questi valori anche in categoria più alte». l

A.L.

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