«Una settimana per Zahariev. E se serve, pronti sul mercato»
L’intervista. Il presidente Francesco Farneti fa il punto dopo il tonfo contro Roma. «Campanella non rischia l’esonero, in estate presi i giocatori che lui ci ha chiesto»
LIVORNO. É sicuramente il momento più difficile della sua gestione. D'altra parte quella di domenica con Roma è stata anche la sconfitta interna più pesante degli ultimi 45 anni. Il presidente Farneti ci mette la faccia.
Presidente Farneti, alla sofferenza il popolo piellino ci è abituato da sempre, diciamo che ce l'ha nel dna. Quello che non sopporta sono le figuracce e non si può negare che quella di domenica lo sia stata.
«Sì, inutile nascondersi dietro un dito. Siamo molto dispiaciuti e non cerchiamo giustificazioni. Il nostro più grande dispiacere è di non riuscire a rispettare, al momento, quelli che erano, ma lo sono ancora, i nostri obiettivi».
Sinceramente, potesse tornare indietro di 5 mesi, c'è qualcosa che non rifarebbe?
«Se lei si riferisce alla costruzione della squadra le rispondo di no. Con Campanella abbiamo preso un allenatore bravo, preparato e che questo campionato lo ha vinto. Gli abbiamo messo a disposizione i giocatori che ci ha chiesto. Se poi si riferisce a qualche giocatore dello scorso campionato che non c'è più, ricordo che non tutti sono andati via per nostra volontà».
Secondo lei, cosa può essere successo in una settimana nella testa dei giocatori per passare da una partita tutto cuore come quella con Fabriano al – 42 con Roma?
«Lo scopriremo in questi giorni confrontandoci con i giocatori ad uno ad uno. Certo è che in questo periodo la condizione fisica e gli infortuni non ci stanno aiutando».
A proposito di condizione fisica. Parliamo di Zahariev. Non pensate che l'equivoco si sia trascinato troppo a lungo? I casi sono due: o può giocare e allora che giochi, o non può e allora va presa una decisione consequenziale. Di qua non si esce.
«Credevamo e crediamo ancora che Zahariev sia un ottimo giocatore, non uno a cui si possa rinunciare a cuor leggero. Ma siamo anche consapevoli che la situazione non può trascinarsi ancora a lungo. Non possiamo continuare ad essere l'unica società di serie B che gioca senza straniero. Entro una settimana, dopo gli ultimi accertamenti ai quali verrà sottoposto, verrà presa una decisione».
Senza buttare la croce addosso a nessuno, ma pare ormai evidente che Vedovato non possa essere il centro titolare di una squadra di B nazionale che abbia ambizioni di salire al piano di sopra...
«Il Vedovato che abbiamo visto finora no, ma sono convinto che questo non sia il vero Vedovato. Non dimentichiamo che l'anno scorso abbiamo dovuto attendere fino a gennaio per vedere il Pagani che poi è diventato uno dei migliori centri del campionato, se non il migliore. Questo non vuole dire che siamo disposti ad attenderlo fino a gennaio, questo sia chiaro».
Parliamo del tecnico. La posizione di Campanella, domenica sera duramente contestato, è solida?
«Assolutamente sì. Abbiamo avuto un lungo confronto per fare chiarezza sulla situazione. Non deve essere una scusante, ma ricordo che da agosto non ha mai allenato un giorno la squadra al completo. L'unica volta che sono scesi in campo tutti e dieci i titolari è stato l'altra domenica con Fabriano. Alla fine della partita eravamo tutti al settimo cielo, compresi quelli che domenica sera lo hanno contestato».
Non è stato azzardato, in estate, a ogni presentazione di ogni giocatore, parlare di obiettivo promozione? Magari si creano aspettative eccessive...
«Non è stato azzardato perché credevamo e tuttora crediamo che i giocatori che sono stati presi siano funzionali a un campionato di vertice. Poi non sempre le cose vanno come vorremmo che andassero, questo vale per tutti e in ogni campo della vita. Ma io credo che sia presto, molto presto, per dire che i nostri obiettivi siano stati falliti. É stato giocato, con domenica sera, appena un quinto della stagione regolare. Sinceramente mi sembra un po' prematuro fare bilanci».
Sì, ma dei correttivi in corsa si possono pur fare...
«Sì, e se sarà necessario li faremo. Una cosa che mi dispiace aver letto è che avremmo costruito una squadra al risparmio. É vero il contrario. Il budget per affrontare questa stagione è stato aumentato di un buon 30% rispetto a quello del campionato in corso. E se ci sarà bisogno di intervenire sul mercato, i tifosi possono stare tranquilli che troveremo ulteriori risorse per farlo».