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Calcio: Serie D

Magico Livorno, tutta la gioia di Indiani: «Chi non ha carattere queste partite le perde»

di Daniele Marzi
Magico Livorno, tutta la gioia di Indiani: «Chi non ha carattere queste partite le perde»

Il mister elogia il gruppo e la capacità di venire a capo di una partita complicata, forse più del previsto: «Il mercato è chiuso così? Io spero di no»

16 settembre 2024
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LIVORNO. Elogia il gruppo e la capacità di venire a capo di una partita complicata, forse più del previsto. Paolo Indiani sa benissimo che il suo Livorno non ha giocato una partita indimenticabile. Ma pone l’accento sulla grande voglia di vincere del gruppo, che ha tirato fuori carattere e artigli nel momento cruciale della partita, aiutato dall’esperienza di due giocatori che con la Serie D non c’entrano veramente niente. «Con la tecnica e basta – sottolinea Indiani – partite come questa non si vincono. Oggi abbiamo vinto riuscendo a mantenere la calma. Mi piace pensare che ci siano state due partite: la prima durata sessanta minuti e un’altra negli ultimi trenta».

Vincere una partita così può essere un segnale?

«È un premio a quello che hanno fatto i ragazzi. Anche se avessimo pareggiato avrei comunque elogiato la squadra. Nel secondo tempo hanno dato veramente tutto. È fondamentale il carattere per portare a casa risultati. Una squadra che non ha carattere una gara come questa la perde. Noi siamo stati bravissimi a tirarlo fuori al momento giusto, siamo andati oltre le nostre possibilità attuali».

Cosa non è andato nel primo tempo?

«Non siamo stati coraggiosi negli ultimi venti metri. Abbiamo cercato poco l’iniziativa individuale. Ci abbiamo provato solo una volta con Ndoye e una volta con Regoli. Nell’intervallo ho fatto notare questo ai ragazzi. Davanti abbiamo qualità e dobbiamo provarci con maggiore convinzione».

Parliamo dei singoli. Bene Luci e Dionisi, ma di Tani che ha salvato il risultato sullo 0-1 che ne pensa?

«Dionisi non è ancora al top, altrimenti avrebbe giocato dall’inizio. Anche in mezz’ora ha fatto vedere ottime cose. Tani? È stato bravissimo subito dopo lo svantaggio a tenere in piedi la partita con grande freddezza. Abbiamo preso una ripartenza che non possiamo permetterci».

Rossetti può essere una soluzione dal primo minuto per dar più peso all’attacco?

«Ha fatto bene. Ha avuto un precampionato travagliato per diversi motivi, fisici e non. Se fosse partito dall’inizio forse non avrebbe fatto la partita che ha fatto».

Solo due giorni di lavoro e poi sarà di nuovo campionato a Gavorrano.

«Avrei preferito giocare domenica scorsa e iniziare in trasferta – ammette Indiani – adesso abbiamo pochissimo tempo. Vediamo a che livello saranno i ragazzi che hanno giocato oggi. Sicuramente la gara di oggi condizionerà le scelte per mercoledì. Vediamo se riusciremo a recuperare qualche infortunato. Forse il nuovo acquisto Calvosa (2006) potrebbe farcela. Le quote oggi un po’hanno sofferto. Uno stadio come il nostro può condizionare i giovani. Oggi ho tolto D’Ancona che era in difficoltà. Mi è dispiaciuto molto, ma fa parte del percorso di crescita dei giovani».

Mercato chiuso?

«Spero di no, ma non dipende certo da me».

Andrea Luci ha segnato il gol che ha riacceso la luce amaranto. Lui, che alla fine della stagione scorsa non sapeva se avrebbe continuato, non solo è sceso in campo dando il suo solito grande contributo, ma ha segnato un gol da rapinatore d’area di rigore. «L’idea era quella di smettere, poi parlando con Indiani ho deciso di continuare per provare a raggiungere l’obiettivo. Il gol? È stata una grande emozione come sempre. Non abbiamo fatto una gran partita, ma non era facile. Siamo stati lenti nel giro palla. Dobbiamo capire che troveremo molte partite così e dobbiamo lavorare su questo».

Con Dionisi eravate in campo nel giorno della tragedia di Morosini. Questa partita cosa può rappresentare per voi?

«Spero che questa vittoria dia il via alla rinascita del Livorno. In questi anni non abbiamo avuto molte soddisfazioni. Spero che quest’anno sia l’anno del riscatto per Livorno. Chico? È un giocatore importantissimo, non solo per i gol che potrà segnare. Uno come lui libera molti spazi e anche in fase di possesso è una garanzia».

 

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