Livorno, rimonta amarcord: Luci e Dionisi stendono il Trestina nel nome di Morosini
Gli amaranto si prendono i tre punti ma non è stata una passeggiata. La Nord all’inizio della gara ha esposto uno striscione: “Sangue e sudore per la nostra maglia”. È stata accontentata
LIVORNO. Ci pensa la vecchia guardia a rendere meno dolce la prima domenica amaranto del campionato 2024/25. Con un gol di Andrea Luci su assist di Chico Dionisi (che indossava la maglia ricordo di Morosini) e un rigore trasformato dallo stesso ex attaccante della Ternana, il Livorno si prende i primi tre punti del campionato contro lo Sporting Trestina, che imbriglia bene la manovra amaranto e cede solo nel finale. Ci sarà molto da lavorare per Indiani, ma aver ribaltato una gara così difficile nel finale è un segnale di carattere davvero incoraggiante.
Non è stata una passeggiata, tutt’altro. Gli amaranto hanno pagato la giornata no di alcuni dei suoi uomini più attesi: Capparella ha fatto fatica a trovare i tempi giusti, Russo si è visto solo a sprazzi mentre Currarino ha commesso molti errori non da lui. Molto ha pesato l’assenza di Hamlili (diventato padre). Indiani parte con quattro quote in campo: il portiere Tani, Parente e D’Ancona sugli esterni e Ndoye. Dall’altra parte Calori se la gioca con una formazione guardinga ma non troppo, con due esterni rapidi e pronti a far male attaccando gli spazi.
Gara complicata già nel primo tempo. Il Livorno tiene palla, ma non riesce a trovare spazi contro una squadra che gioca arroccata in difesa e utilizza le ripartenze veloci del duo Mencagli-Ferri Marini, con l’ex Giuliani a sinistra che in fase offensiva avanza sulla linea dei centrocampisti. Gli amaranto fanno la partita, ma faticano tremendamente a scardinare le maglie difensive del Trestina. Le emozioni sono poche. Ne arriva una al 34’ con Ndoye che lavora bene sulla destra e dal fondo mette in mezzo una palla alta per la testa di D’Ancona che non ci arriva per poco.
È la miccia che accende la partita: il Livorno ci prova con Regoli su punizione ribattuta dalla barriera ma sono gli ospiti a passare in vantaggio con Ferri Marini, che ben appostato in area raccoglie un cross dell’ex Giuliani e fa secco Tani con un destro angolato. Risponde subito Russo con un tiro da fuori che sibila di poco a lato della porta di Fratti. Passa un minuto e il portiere del Livorno salva il risultato con un’uscita da veterano su Arduini solo in area ed evita lo 0-2.
Nella ripresa Indiani lascia negli spogliatoi Ndoye per far spazio a Rossetti. È però ancora la squadra di Calori a sfiorare il raddoppio al 3’ con Nouri che cicca clamorosamente il pallone a due passi dalla porta su invito di Mencagli. Al 13’ è Giuliani sugli sviluppi di un corner a impegnare il bravo Tani con un sinistro al veleno che il portiere mette in angolo. Entrano Turini e Luci per D’Ancona e Currarino mentre al 13’ l’arbitro grazia Parente, che atterra Mencagli lanciato a rete, ammonendolo solamente dopo un fallo che pareva da ultimo uomo. Gli amaranto alzano i ritmi e sono più vivaci in avanti, ma il Trestina è insidioso in contropiede. Al 23’ Indiani si gioca la carta Dionisi, che prende il posto di Russo e poco dopo lo stesso Dionisi propizia una bella azione conclusa sulla traversa da Capparella che era però in fuorigioco. Il Livorno cerca di accelerare i tempi. Dionisi sfiora il palo su punizione al 32’ e propizia il pari amaranto con un bel cross sul quale al 37’ Luci è bravo a trovare l’angolino alla sinistra di Fratti. Nel recupero il Livorno completa la rimonta: Rossetti si guadagna un calcio di rigore sacrosanto che Dionisi trasforma sotto la Nord, come ai vecchi tempi. Bentornato a Livorno. La Nord con uno striscione all’inizio della gara ha chiesto “Sangue e sudore per la nostra maglia”. È stata accontentata. E la festa sotto la curva a fine partita è l’immagine più bella della domenica.