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Livorno, limite di 196 persone per la discoteca di Calafuria e prevendita obbligatoria


	Il tavolo in prefettura
Il tavolo in prefettura

La decisione del prefetto Giancarlo Dionisi: «Non sarà ammesso che chi esce venga sostituito da chi entra. Non tollererò tentativi di eludere questa disposizione»

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LIVORNO. Il prefetto ha ridotto la capienza della discoteca “Precisamente a Calafuria” da 600 a 196 persone: è quanto deciso nel comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 28 aprile.

«Quanto sta accadendo a Calafuria è estremamente grave. La sicurezza viene prima di tutto, senza deroghe, senza scorciatoie, senza se e senza ma. La sicurezza si garantisce con interventi immediati, risolutivi e seri. La situazione su quella strada è di una pericolosità intollerabile: la carreggiata è stretta per sua conformazione naturale, ma il rischio esplode quando ai margini della carreggiata si parcheggiano veicoli in modo disordinato, riducendo ulteriormente lo spazio utile. Se a questo si aggiunge l'afflusso di centinaia di persone che gravitano attorno alla discoteca, il quadro diventa insostenibile. Non si tratta solo delle 600 persone autorizzate all'interno della struttura. Il problema si aggrava ulteriormente quando chi esce dal locale viene rimpiazzato da altri, creando un flusso continuo di presenza sulla strada, senza un reale alleggerimento della pressione. Il pericolo cresce esponenzialmente. Per me la sicurezza è la priorità assoluta: non ammette deroghe, non può attendere, non è negoziabile. Ecco perché, in attesa che il Comune di Livorno, attraverso la Commissione di Vigilanza, e la proprietà della discoteca adottino le necessarie misure per fronteggiare in modo adeguato questa criticità, emanerò immediatamente un'ordinanza contingibile e urgente», le parole del prefetto Giancarlo Dionisi.

«Verrà imposto – prosegue Dionisi – l’obbligo della prevendita dei titoli di accesso, anche online, e il sistema dovrà automaticamente chiudersi al raggiungimento della vendita del centonovantaseiesimo biglietto. Non sarà ammesso che chi esce venga sostituito da chi entra: 196 deve essere il numero massimo effettivo e stabile di persone presenti. Non tollererò tentativi di eludere questa disposizione, perché ogni ulteriore presenza non autorizzata su quella strada rappresenta un rischio gravissimo per l'incolumità pubblica. Questo intervento non è rinviabile. È urgente. È improcrastinabile. È temporaneo, ma assolutamente necessario in attesa che il Comune da una parte e la proprietà della discoteca dall'altra adottino misure strutturali, organizzative e definitive in grado di rendere sostenibile l'attività del locale senza mettere in pericolo la vita delle persone. Ogni impresa ha il dovere di investire seriamente nella sicurezza. Non servono palliativi, non servono soluzioni di facciata. Servono interventi veri, concreti, che tengano insieme la sicurezza interna al locale e quella della viabilità esterna. Finché ciò non sarà garantito, la prefettura agirà con determinazione e senza tentennamenti. A tutela dei cittadini e dell’interesse pubblico».

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