Il presidente della Repubblica
Ospedale di Livorno, Salvetti ammicca all’Inail: «I soldi per il finanziamento ci sono»
Il sindaco: «Le risorse stanziate comprendono anche la realizzazione del parcheggio». Ma le opposizioni non ci stanno
LIVORNO. «La chiarezza verso l’opinione pubblica è mancata, ma la situazione è chiara. Ora ci sono non una ma due possibili fonti di finanziamento». In Consiglio comunale è il sindaco a chiarire come procederà il progetto per la costruzione del futuro nosocomio della città.
«Una fonte di finanziamento è quella della Regione, che continua a prevedere i soldi che erano stati stanziati all’inizio, per l’ospedale - dice Salvetti -. L’altra è il finanziamento dell’Inail, che sono convinto sia la soluzione migliore. Visto che i soldi ci sono e che il finanziamento è certo, per me si deve andare verso questa soluzione. Le risorse sono maggiori e comprendono anche la realizzazione del parcheggio. Di questo ne sono convinti anche il presidente Eugenio Giani e Simone Bezzini (assessore regionale alla sanità, ndr), anche se continuano a fare riferimento a due possibilità, perché ce ne sono due». Non ci sono quindi dubbi sul finanziamento dell’Inail previsto per la costruzione della nuova struttura, quindi. «Siamo nella fase dove c’è l’elenco Inail (delle opere finanziate, ndr). La Regione Toscana è in condizione di stipulare il contratto, che è un contratto d’affitto».
Dunque già da questo mese partirà il cronoprogramma, in vista della realizzazione dell’ospedale. Ancora una volta è il sindaco a illustrare le tempistiche per il compimento dell’ospedale. «Entro il mese di gennaio partirà la lettera del responsabile unico del progetto al progettista. Da qui, ci vorranno tre mesi per arrivare alla conferenza dei servizi preliminari. Questa fase la gestiamo noi, quindi speriamo di tagliare i tempi. A questo punto ci saranno otto mesi per il progetto definitivo. Dopo ci sarà la conferenza decisoria, che porterà al permesso a costruire». Una volta ottenuto il permesso a poggiare il primo mattone, «ci sarà la valutazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che ci auguriamo veloce. Qui si fa il passaggio dal progetto definitivo al progetto esecutivo, e poi ci sarà l’apertura del cantiere. Da questo percorso non si torna indietro».
Il cronoprogramma dunque comprende il 2025 e il 2026. Ma se è vero che adesso si sa quando inizieranno i lavori per l’ospedale, non si sa ancora quando i livornesi vedranno la nuova struttura. «Spero entro il 2029, perché ci sarò sempre io. Sennò verrò da pensionato a valutare l’apertura del nuovo ospedale», scherza il primo cittadino. Che poi aggiunge: «L’assessore Raspanti ha chiesto che i fondi (già stanziati dalla Regione per il nuovo ospedale, nda) a disposizione che si liberano con l’accordo con l’Inail siano messi a disposizione dei padiglioni 4 e 6 (dell’attuale ospedale, nda), che cadono a pezzi.
Le opposizioni, però, non ci stanno e replicano senza incertezza. «In questo periodo abbiamo assistito a una sorta di telenovela. Ogni giorno succede l’esatto contrario di quello che si dice. Se quello che dice il sindaco risponde al vero, allora Bezzini è un incapace», il commento sprezzante della consigliera di Fratelli d’Italia Marcella Amadio. «La pantomima sul nuovo ospedale va avanti da anni. A Giani serve tirare a campare fino alle elezioni regionali», attacca Costanza Vaccaro di Alternativa popolare. E Stella Sorgente del Movimento 5 Stelle lancia l’idea: «Chiediamo a gran voce un consiglio comunale aperto. Vorremmo tutti gli interlocutori qui, per fare un punto chiaro sulla situazione». D’accordo il leghista Carlo Ghiozzi: «Il consiglio comunale aperto è fondamentale per seguire la necessità del territorio».
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