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Il riconoscimento

Livorno e il suo Mercato Centrale tra i migliori del mondo: la classifica che lo incorona e i motivi

di Francesca Suggi
Livorno e il suo Mercato Centrale tra i migliori del mondo: la classifica che lo incorona e i motivi

Il Financial Times lo inserisce nella sua guida di dicembre 2024: «Lavorare qui un onore e un privilegio, ma il riconoscimento deve rendere fieri tutti i livornesi»

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LIVORNO. Si parla della torta di ceci. Delle ostriche fresche aperte sul momento e da gustare. E ancora delle acciughe alla povera e delle pregiate uova della gallina livornese. E non lo si fa in un contesto food qualunque. Bensì sul Financial Times che ha inserito il nostro Mercato Centrale di Livorno tra i migliori al mondo. E riportato nel “The world’s best food markets”.

Cuore gonfio di orgoglio per gli esercenti e per la città tutta. “Lavorare in questa struttura è un onore e un privilegio, ma il riconoscimento deve rendere fieri tutti i livornesi. Il Mercato non è solo luogo di acquisti, è simbolo della nostra storia, delle nostre tradizioni e del nostro saper fare”, sottolineano dal quel Mercato Centrale datato 1890, uno dei mercati coperti più grandi e scenografici d’Europa. E chiamato il Louvre di Livorno e ospitò lo studio di uno dei pittori più influenti del ‘900, Amedeo Modigliani. Qui cultura, tradizione e identità livornese vanno a braccetto: si tratta di un vero e proprio gioiello architettonico a partire dai banchi di marmo del Salone del Pesce dove acquistare a buon prezzo il pescato del giorno, per poi passare a quello di frutta e verdura sul quale si affacciano piccole rivendite di pane, schiacciata e roschette salate della tradizione ebraica, appena sfornate. Per non parlare poi dei colori, dei profumi e dei sapori della grande navata centrale dove, tra carni sapientemente tagliate, salumi e formaggi sopraffini, uova bianchissime di galline livornesi, spezie e legumi.

Costruito durante gli ultimi anni dell’800 su progetto dell’architetto e ingegnere Angiolo Badaloni, si erge maestoso sul Fosso Reale al quale è collegato da un antico scalo e da cantine sotterranee per lo stoccaggio delle merci.  Realizzato con i materiali più all’avanguardia dell’epoca come ferro, ghisa e vetro, su modello delle vecchie Halles parigine. È un esempio perfetto di architettura a cavallo tra Neoclassicismo e Art Nouveau, al suo interno conserva ancora intatte particolarità strutturali e decorative di grande pregio: dagli ampi finestroni ad arco, alle capriate metalliche decorate con motivi floreali fino ai dipinti, alle lunette e alle bellissime cariatidi realizzate dallo scultore livornese Lorenzo Gori che rappresentano le Gabbrigiane.

“Ci auguriamo che l’amministrazione comunale acceleri l’avvio dei lavori già stanziati e mantenga gli impegni per quelli futuri, affinché questo gioiello possa splendere ancora di più e attrarre visitatori da ogni angolo del mondo”, continuano con l’orgoglio nel cuore.

Nella prestigiosa lista del Financial Times ci sono il Mercado de San Miguel a Madrid, il Mercato del Capo di Palermo, The Chapel Market, Islington a Londra, il Grand Central Market a Los Angeles. E’ un giro del mondo dei migliori: si arriva all’ East Coast Lagoon Food Village di Singapore, Marché de l’Avenue Président-Wilson  di Parigi,  all’ Hilo Farmers’ Market della Big Island delle Hawaii fino al Sydney fish market di Sydney e tanti altri.

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