Il Tirreno

Livorno

Il ricordo

Un sasso per Cosimo, morto in culla: «Penso al mio piccolo ogni giorno»

di Claudia Guarino
A sinistra Lisa e il figlio Damiano alla tomba di Cosimo (concessa dalla mamma) a destra il sasso
A sinistra Lisa e il figlio Damiano alla tomba di Cosimo (concessa dalla mamma) a destra il sasso

Quattro anni fa la tragedia a Castellina, mamma Lisa: «Il dolore più grande»

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LIVORNO. Damiano sta crescendo. Ma nei suoi occhi mamma Lisa De Gregori vede ancora lo sguardo del bambino che grande non diventerà mai. Sono passati quattro anni da quel maledetto 26 novembre 2020. Giorno in cui Lisa ha trovato suo figlio neonato Cosimo morto in culla. Il dolore è sempre lì, compagno quotidiano di una tragedia impossibile da spiegare. «Non c’è giorno in cui non pensi a lui. Non c’è giorno in cui non lo riveda nello sguardo di suo fratello». Lisa è originaria di Shangai e adesso vive a Livorno, ma all’epoca abitava alle Badie, nel Comune di Castellina Marittima.

Senza pianto

È la primissima mattina di un giovedì quando, il 26 novembre del 2020, Damiano inizia a piangere. Ma c’è qualcosa che non va. Succede che il fratellino Cosimo, accanto a lui in culla, è silenzioso. E Lisa capisce. Capisce cosa sta succedendo e reagisce subito. Chiama i soccorsi e, nel frattempo, tenta di rianimare il suo piccolo. Ma lui non si sveglia. Lei riprova. Nel frattempo a casa arriva il babbo dei gemelli, Gennaro. Tornando indietro per prendere le chiavi dimenticate, sull’uscio vede la ex compagna col piccolo Cosimo in braccio. Sta proseguendo col massaggio cardiaco mentre parla al telefono con un operatore del 118, che le spiega le manovre da eseguire. Poi, all’improvviso, il silenzio. E il dolore più grande. Adesso al cimitero dei Lupi c’è la lapide bianca del piccolo Cosimo. Lisa lo va a trovare sempre, spesso insieme al fratellino Damiano. Gli indica la piccola foto incastonata nella cornice e gli spiega chi era Cosimo: il suo gemello morto in culla appena nato.

Il sasso

«Quest’anno ho preparato il sasso di Cosimo per un Mare di Ricordi – racconta mamma Lisa – e lo andrò a posizionare alla scalinata di Antignano». Insieme alle altre innumerevoli pietre diventate simboli di chi non è più in questo mondo. In tanti cedono al mare un pezzo del loro cuore e Mario Bartoli se ne prende cura per la comunità. Onde d’amore di chi, ai piedi di quei gradini vista infinito, abbraccia idealmente i propri cari, il cui nome sarà inciso per sempre nei cuori delle persone che li hanno amati. E quest’anno ad Antignano, tra le onde del mare, ci sarà anche il sasso, con il nome scritto di colore blu, del piccolo Cosimo. Rimarrà accanto ai ricordi di quanti se ne sono andati troppo presto, lasciando un enorme vuoto nei cuori di tutte le persone che li amavano.

Il dolore più grande

Gli ultimi quattro, per Lisa De Gregori, sono stati anni durissimi e oggi, in occasione dell’anniversario della morte del suo piccolo, torna ad abbracciare tutte le mamme che si sono trovate a vivere una tragedia simile alla sua. La speranza è che, col tempo, le morti in culla dei bambini neonati siano sempre più rare. «Perché – conclude Lisa – è certamente il più grande choc che una mamma possa provare».


 

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