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Livorno, Effetto Garibaldi: successo o mezzo flop?

di Claudia Guarino
Livorno, Effetto Garibaldi: successo o mezzo flop?

La tre giorni organizzata da Lem nel quartiere fa discutere. Il pub: «Un passo avanti». I residenti: «Siamo abbandonati»

18 settembre 2024
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LIVORNO. La banda itinerante suona. Avanzando in una via Garibaldi costellata da saracinesche abbassate in uno struscio praticamente inesistente. Intanto in piazza dei Mille - cento metri in linea d’aria - ecco musica, feste e chiacchiere in allegria. Complice anche la presenza dei ragazzi del Frankie Pub.

Che sia un Effetto Garibaldi diviso in due, quello andato in scena lo scorso fine settimana? Questa è una delle impressioni avute facendo capolino nelle vie del quartiere durante una tre giorni se non discutibile quanto meno discussa. Top o (mezzo) flop? A voi il giudizio. Certo è che lo slittamento in coda all’estate per un evento che lo scorso anno ha seguito a ruota il luglio di Garibaldissima ha costretto chi voleva partecipare a indossare la giacca a vento.

Tre i giorni di eventi organizzati da Lem per conto del Comune di Livorno: 13, 14 e 15 settembre con «spettacoli itineranti, concerti, animazioni circensi e mercatini». Tre i palchi, reali e virtuali: via Garibaldi, piazza Garibaldi e piazza dei Mille. Più via della Pina d’Oro e via del Pettine. E se per i titolari del Frankie Pub «questa tre giorni è stata un altro passo in avanti nel nostro sogno di riportare questo quartiere a splendere» per la residente Valentina Lambardi «questa festa ha un sapore amaro perché da troppo tempo viviamo in un quartiere lasciato a se stesso». Che sia, insomma, aperto il dibattito.

Il quartiere

A partire, intanto, dal quartiere. Lambardi dice che «viviamo in una zona dove lo spaccio di droga è all’ordine del giorno e i criminali agiscono senza alcun timore. Questa situazione non è nuova, anzi, va avanti da anni. Eppure, né il Comune né le forze dell’ordine hanno fatto abbastanza per contrastarla. Gli interventi sono sporadici, spesso inefficaci e la percezione che abbiamo è quella di un quartiere dimenticato dalle istituzioni». Luca Fantelli e Giovanni Neri del Frankie Pub, da parte loro, ritengono «innegabile che all’interno di questo quartiere ci siano diversi problemi legati alla microcriminalità. Ma chi lo demonizza facendolo sembrare un campo di guerra sbaglia e peggiora ancora di più la situazione».

La forza degli eventi

Perché, dicono, «in quattro anni siamo riusciti a riportare una piazza buia e spesso teatro di episodi spiacevoli, in una piazza bella e ricca di persone e risate. E siamo riusciti a farlo senza l’utilizzo dell’esercito o dei giubbotti antiproiettile (come tanti invocano), ma con una presenza costante, tramite l’organizzazione di eventi e contribuendo a creare una socialità sana tra le persone, basata sul rispetto reciproco». Perciò «questa tre giorni per noi è stata un altro piccolo tassello, un altro passo in avanti nel nostro lavoro e nel nostro sogno di riportare questo quartiere a splendere. Noi andiamo avanti per la nostra strada e per fortuna stiamo anche vedendo i risultati che stiamo ottenendo. Ci teniamo particolarmente a ringraziare quella marea di persone che ci è venuta a trovare in questi giorni di festa, e tutte le band che sono venute a suonare da noi».

In tutto questo per Lambardi «il Comune, che si vanta di organizzare eventi culturali, dovrebbe invece preoccuparsi della sicurezza e del benessere dei suoi cittadini. Chiediamo azioni concrete. Il quartiere merita di essere recuperato, e le istituzioni devono assumersi la responsabilità di garantire la sicurezza che, fino a oggi, è mancata gravemente. In questi giorni il quartiere Garibaldi si è animato con l’evento Effetto Garibaldi, sì, ma per noi residenti questa festa ha un sapore amaro».

«Un flop»

Per il presidente del Ccn Venezia Luca Fiordi, d’altra parte, è stata proprio «un flop che è una sconfitta di tutta la città. Forse andrebbero studiate attrazioni diverse e forse qualche livornese potrebbe iniziare a investire in quelle zone che tanto piacciono ai turisti. Piazza della Repubblica, Scali del Pontino e le vie interne sono fra le più belle di Livorno»l

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