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Torre della Cigna, via i rifiuti: ecco il programma dei cantieri

di Claudia Guarino
Torre della Cigna, via i rifiuti: ecco il programma dei cantieri

Rimossa la discarica che si era accumulata nel cortile del complesso immobiliare. Il direttore dei lavori: «L’obiettivo è cominciare la riqualificazione a inizio anno»

17 settembre 2024
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LIVORNO. C’è voluto più tempo del previsto, ma alla fine i rifiuti ammassati nel cortile della Torre, alla Cigna, sono stati rimossi. Per il resto «il progetto definitivo è praticamente pronto – dice Silvano Bagagli, progettista e direttore dei lavori dello studio Bagagli di Capannoli, in provincia di Pisa –, ben preso lo presenteremo (in Comune, in modo tale da chiedere i permessi necessari per i lavori, ndr) con l’obiettivo di iniziare gli interventi di ristrutturazione tra la fine dell’anno e i primi tre mesi del 2025». Nella Torre che svetta all’uscita della Variante, lo ricordiamo, sorgeranno decine di appartamenti, mentre c’è ancora da capire che cosa ospiteranno gli edifici laterali, che attualmente hanno una destinazione d’uso direzionale. Ma andiamo con ordine.

L’acquisto

La Torre della Cigna, come sappiamo, è stata per cinque anni la casa delle tante famiglie che lì dentro avevano ricavato, abusivamente, il proprio domicilio. Poi, nell’aprile del 2021, ecco la liberazione dell’immobile. Senza sgomberi e senza polizia. Ma con un rilascio tranquillo e privo di qualunque tipo di tensione. Nel 2022, poi, la Ad casa si è fatta avanti per comprare quella che è da anni una cattedrale nel deserto. La società ha seguito due procedure. La prima è stata avviata già nel 2022 e ha portato all’acquisto della parte di torre che era di proprietà del Fondo immobili pubblici (Fip), fondo comune di investimento immobiliare gestito da Investire Sgr spa, operatore indipendente del risparmio specializzato nella valorizzazione di portafogli immobiliari. Nell’autunno del 2023, inoltre, Ad casa ha firmato il rogito e ha così acquisito gli spazi. È poi passata a seguire l’altra parte della procedura occupandosi di fare un’offerta al curatore – il commercialista cecinese Giacomo Boni – per comprare (all’asta giudiziaria) la restante porzione della torre, quella più consistente. Cioè il “pacchetto” della immobiliare San Teodoro in liquidazione. La base d’asta era di 2 milioni 455. 500 euro. E la Ad casa si è aggiudicata il bene prima del Natale 2023. Poi ha formalizzato l’acquisto ed è diventata proprietaria dell’intera Torre della Cigna.

Il progetto

Che, chiaramente, dovrà essere riqualificata dato che adesso cade a pezzi. Il progetto di sistemazione a cui sta lavorando la proprietà, nello specifico, prevede la realizzazione, dal quarto piano della torre in su, di un’ottantina di appartamenti con parcheggio privato (i posti interrati già esistenti). In un primo momento si era parlato anche di negozi e hotel, oltre che di case, da realizzare nel grande complesso immobiliare alla Cigna. Un’opzione, questa, che è poi stata messa in stand by aspettando di definire il destino delle due aree laterali, al momento a destinazione direzionale.

I tempi

In attesa di incassare il via libera a un progetto che potrebbe superare i 10 milioni di euro di valore, alla Cigna si è provveduto a ripulire l’area. I tanti rifiuti accumulati nel cortile sono stati rimossi e in zona resta ancora qualche maxi cassonetto di raccolta. Si è poi iniziato a recintare il perimetro, considerando anche che ultimamente i vandali sono tornati all’attacco e che le tentate occupazioni abusive non sono mancate. L’obiettivo adesso è aprire i cantieri «al massimo entro i primi tre mesi del prossimo anno».


 

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