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La festa vista mare

Farfalle-avatar, valzer e brindisi: all' Accademia di Livorno il battesimo per 116 allievi

Farfalle-avatar, valzer e brindisi: all' Accademia di Livorno il battesimo per 116 allievi

Via all’addestramento estivo per i Mak P 100: saranno ufficiali di Marina

10 luglio 2024
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Livorno Una sera d’estate, con i colori tipici dei tramonti livornesi e refoli di scirocco che facevano muovere velocemente le bandiere issate sulla Torretta dell’Accademia Navale e sul Brigantino interrato. Una sera come tante, ma diversa da tutte perché il Mak P 100 è un passaggio, per gli allievi ufficiali, che ricorderanno tutta la vita come la campagna estiva di istruzione sulla nave a vela Vespucci alla fine del primo anno. Il battesimo del mare, quest’ultimo, che ha accompagnato i quattro anni intensi di studio a San Jacopo. Fino al Mak P, ovvero meno di cento giorni alla fine degli studi e, finalmente, il giro di bitta sull’uniforme. Guardiamarina, primo gradino di quella che sarà la carriera di 116 fra ragazze e ragazzi che hanno deciso il diventare ufficiali di Marina. Un sogno inseguito e finalmente raggiunto.

Guardando l’orizzonte livornese, i 116 nuovi ufficiali hanno intravisto il loro futuro professionale, in una serata gioiosa e caratterizzata da momenti emozionanti come la cerimonia dell’ammainabandiera accompagnata dalla luce del tramonto e dall’inno italiano suonato dalla Fanfara dell’Accademia istruita dal maestro luogotenente Franco Impalà. Subito dopo è salita sul Brigantino interrato la bandiera del corso, un drappo verde cucito a mano dagli stessi allievi durante l’imbarco sul Vespucci. «Alle ore 11, 38, al largo delle isole Eolie, noi, allievi della prima classe dei corsi normali 2020-2025, abbiamo urlato al Mare Nostrum il nostro nome: Legionari», ricordano oggi, tre anni dopo, i giovani guardiamarina. «Abbiamo alzato a riva il nostro vessillo – proseguono – raffigurante due legionari, in numero pari come il corso, spalla a spalla in reciproca difesa».

Emozionante, nel piazzale dell’Accademia dove si svolgono i solenni giuramenti sotto la scritta Patria e Onore, la proiezione di un video nel quale i 116 “legionari” hanno raccontato se stessi, fra emozioni, ricordi, momenti di svago e di intense esercitazioni. Poi l’introduzione del capocorso Pietro Valfredini, che ha aperto la serata, introducendo il saluto del contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, comandante dell’Accademia, e dell’ammiraglio Flavio Biaggi, comandante di Marinanord. Quindi il valzer, le luci che hanno cominciato ad accendersi sulle tavole che hanno accolto oltre 600 invitati tra autorità e, soprattutto, familiari e amici dei giovani ufficiali.

La cena è stata intervallata dagli interventi musicali di un complesso jazz, dalle declamazioni poetiche di un duo di attori, dalla voce della cantante dell’ensemble e da quella di una guardiamarina che è stata applaudita con grande entusiasmo dai colleghi di corso. Poi le farfalle-avatar leggiadre sui trampoli, impegnate a muovere le ali illuminate dai led. Infine la torta, il brindisi e i saluti del capitano di corvetta Lorenzo Lupo, comandante alla classe, e del parigrado Edoardo Luzzi che ha accompagnato i ragazzi e le ragazze nei primi tre anni. Infine un pensiero ai pivoli che contestualmente stavano imbarcando sul Vespucci a Los Angeles: fra poche settimane si daranno un nome. Aspettando il loro Mak P 100l

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