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Maurizio e l'arte dell'equilibrio delle pietre: da Livorno ai mondiali di "stone balance"

Maurizio e l'arte dell'equilibrio delle pietre: da Livorno ai mondiali di "stone balance"

L'arte di "bilanciare" le pietre è in qualche modo simile alla meditazione. L’imprenditore 58enne rappresenta l’Italia in Scozia.

08 luglio 2024
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LIVORNO. Un equilibrista delle pietre al salmastro. Opere d’arte incredibili che si reggono sul filo della bravura. Tanto da sembrare sospese. Niente è lasciato al caso per il campione tutto livornese di “stone balance”: lui è Marco Quercioli, 58 anni, professione imprenditore nell’ambito della climatizzazione con una passione dal sapore internazionale tipica delle zone di mare. Tanto internazionale che sarà l’unico italiano (livornesissimo) a rappresentare tra qualche giorno, in Scozia, a rappresentare l’Italia per i Mondiali, dopo aver ben figurato a Crotone a IBIS 2022 (International Balancer Ionic Stone).

La passione che svuota la mente

«Pratico l’arte dello Stone Balance da poco più di quattro anni, passione nata per caso durante una giornata di mare su una spiaggia della mia città. Ho da subito notato i benefici che questa disciplina offre. Il processo di ricerca dell’equilibrio tra le pietre, permette di liberare la mente e il corpo dai pensieri e dallo stress di oggi giorno, per questo cerco di ritagliarmi più tempo possibile da dedicare al mio benessere interiore praticando questa passione», si racconta lui, labronico di scoglio, che ha moglie e due figlie di 27 e 19 anni. L’edizione di Dunbar, che si terrà dal 9 al 14 luglio, è motivo di grande prestigio per tutti i partecipanti, visto che la competizione si tiene di solito in Texas. Il fatto che si tenga quest’anno in Europa fa orgoglio per tutto il movimento e gli appassionati del vecchio continente.

Le pietre e la meditazione

Lo “Stone balance” può essere considerata una forma di meditazione zen, ma con radicamenti in varie culture fra Ande, estremo Oriente, isole britanniche, popoli eschimesi. Questa disciplina diventa sempre più popolare perché le pietre non vengono fissate o danneggiate. A parlare con Quercioli si capisce che questa disciplina, o forma di meditazione, è tutt’altro che mettere “due pietre una accanto all’altra” ma tutto il processo è una forma di meditazione, ricerca di equilibrio ma soprattutto una ricerca di empatia con la natura circostante.ù

« Il luogo è fondamentale, cerco sempre ambienti il più possibile isolati, sia per circondarmi soltanto dai suoni e atmosfera della natura sia per evitare pericoli per le persone, visto che sono spazi comuni a tutti. Una volta individuato il luogo adatto, la fase di realizzazione si svolge con la ricerca delle pietre. Le pietre hanno un’energia e come se fossero loro a scegliere. Tecnicamente la situazione minima per trovare l’equilibrio è quella di avere tre punti di appoggio, più i tre punti si avvicinano e più è difficile trovare la stabilità».

I segreti del bravo equilibrista

Quercioli racconta i segreti di questa arte dell’equilibrio e della mente: «L’operazione più complessa è quando si posizionano sopra altre pietre, poiché la nuova pietra dovrà trovare il suo equilibrio rimettendo in gioco quello già trovato dalla precedente pietra, e così via fino ad arrivare al momento in cui staccando le mani il tutto rimane in equilibrio. La procedura richiede molta calma mentale, e la consapevolezza di aver realizzato un qualcosa di particolarmente effimero consente di vivere il momento presente tralasciando lo scorrere del tempo».

I tre stili di equilibrio

Tre gli stili di equilibrio: «Ci sono principalmente tre stili di equilibrio, quello puro dove le pietre sono impilate una sopra l’altra con un unico punto di appoggio, l’equilibrio a contrasto le rocce più piccole traggono il loro equilibrio dal peso di quelle che le sovrastano ed infine lo stile libero dove si realizzano strutture miste o archi. La durata del lavoro varia molto a seconda delle condizioni ambientali, spesso dopo molti tentativi, sta su pochi secondi, giusto il tempo di scattare una foto, altre volte invece può durare ore. Presto particolare attenzione a rispettare il luogo che mi accoglie. Alla fine rimetto ogni cosa al proprio posto come chiusura della pratica meditativa».

L’imprenditore al ritorno dalla Scozia terrà dei laboratori in cui darà dimostrazioni di Stone Balance a curiosi e appassionati. Assieme a lui ci saranno altri stone balancers livornesi. «Tra noi nessuna competizione» chiude.
 

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