Silos Granario, 100 anni e non dimostrarli: la festa per “l’ombelico” del porto di Livorno
L’anniversario celebrato nella splendida cornice del Terminal Crociere
LIVORNO. Il 1 maggio 1924 entrava in funzione tra la calata Sgarallino ed il bacino Cappellini il monumento (il moderno impianto meccanizzato di stoccaggio e movimentazione grano) del Silos Granario, realizzato dall’ingegnere genovese Cristoforo Bozano. Cessata l’attività operativa alla fine degli anni ’80 del secolo scorso e ubicato nell’area diventata centro nevralgico per il traffico passeggeri e crocieristi, l’ex silos granario s’impone oggi alla vista come un baluardo paesaggistico, un’opera dal patrimonio culturale eccezionale, “l’ombelico del porto di Livorno”, un collegamento tra il porto e la città. Collocato come un’enclave al centro di un’area che resta adibita a piazzale di imbarco a servizio dei traghetti, è di fatto un biglietto da visita con cui Livorno si presenta a mare.
E nella splendida cornice del Terminal Crociere, presso il salone Battistini, si è celebrato l’anniversario per il centenario del Silos Granario. Alla cerimonia sono intervenuti l’amministratore unico di Porto Immobiliare, Lorenzo Riposati, il Presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale Luciano Guerrieri, il Sindaco di Livorno Luca Salvetti, il Presidente della Camera di Commercio Maremma e Tirreno, Riccardo Breda, e il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, Valerio Tesi. Anche il Presidente della Regione Toscana, Luciano Giani, ha partecipato all’evento esprimendo grande apprezzamento per l’iniziativa. “Livorno – ha aggiunto - si colloca nel mercato del grano ben prima del 1924 di cui è divenuta prima nel commercio internazionale. Con la realizzazione del Silos Granario si è costruita un’asse molto forte Livorno-Firenze. Livorno è divenuta un grande punto di riferimento per Firenze”.
L’evento è stato anche l’occasione per la presentazione dei volumi “Il Centenario del Silos. La storia-il futuro”, a cura di Massimo Sanacore e Lorenzo Riposati e con la partecipazione dell’Associazione Livornese Storia Lettere e Arti, con l’intervento di Marcello Murziani, Maurizio Bertini e Massimo Sanacore. Inoltre è stata presentata la mostra dei reperti archeologici come le anfore che ogni anno rappresentano una grande attrazione per i visitatori che attraccano al Porto di Livorno e per le scolaresche, sempre più numerose, che visitano il silos granario. L’installazione, frutto di una collaborazione tra Porto Immobiliare e Soprintendenza, rientra in un percorso di valorizzazione dell’area, oggi punto di arrivo e partenza di oltre tre milioni di utenti dei traghetti e crocieristi. La volontà, affermata dalle autorità presenti, è quella di continuare nel percorso di valorizzazione dell’area, con altri ambiziosi progetti, tra cui principalmente il Parco Fortezza. L’area, di proprietà sempre della Porto Immobiliare e prospiciente la Fortezza Vecchia lato nord-ovest, costituisce una cintura di collegamento tra la città (quartiere la Venezia) e il monumento simbolo di Livorno. La superficie, oggi in degrado, chiusa da un muro, rientra nel più ampio progetto di valorizzazione della Fortezza Vecchia, avviato dal Comune, e consentirà di ripristinare l’acquaticità, di cui si parla orma da decenni.
A chiusura dell’anniversario sono stati anche presentati i nuovi uffici dell’Adsp presso il Terminal Crociere, che si aggiungono all’attuale sede di Palazzo Rosciano e alla palazzina posta in ambito portuale, in prossimità della Stazione Marittima. I nuovi uffici, – al pari di tutta l’area costituente il compendio Sgarallino - sono di proprietà della Porto immobiliare, partecipata al 72% dall’Autorità Portuale e al 28% dalla Camera di Commercio.
Le manifestazioni per il centenario, con eventi di vario genere, si protrarranno fino a lunedì prossimo, a conferma della volontà dell’amministratore unico della Porto Immobiliare, Lorenzo Riposati, di aprire sempre di più l’area alla città e di valorizzarla per renderla più attrattiva per il turismo che arriva via mare.