Il Tirreno

Livorno

L'intervista

"Dai e Dai", parlano i tre livornesi campioni di Reazione a catena: «Amici d'infanzia, ecco come abbiamo sbaragliato gli avversari»

di Francesca Suggi
I tre amici livornesi campioni in tv
I tre amici livornesi campioni in tv

Un legame nato da bambini nella parrocchia di Coteto, poi l'idea di cimentarsi con il programma tv su Rai Uno: «Potremmo partecipare ad altri quiz in futuro, chissà»

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LIVORNO. «Dai e Dai è il nostro motto, a dimostrare che con insistenza, volontà e caparbietà arriva sempre qualcosa», Simone Costagliola con i suoi campagni di avventura tv Marco Voir e Simone “Mario” Mariottini sono diventati quasi delle star a Livorno, da qualche tempo a questa parte. La città vuole bene a questi tre giovani, amicissimi d’infanzia nella vita, che arrivano da Coteto, campionissimi del programma Rai Reazione a Catena, condotto da Marco Liorni.

Il loro successo è diventato una gioia cittadina. Centinaia i livornesi che hanno fatto il tifo per loro che hanno strappato il titolo di campioni d’Italia il 1 gennaio a colpi di «parole e intesa vincente», sottolinea Costagliola. Lui ha 31 anni a febbraio e lavora a Milano come Interaction designer (si occupa di digitalizzazione delle aziende), Voir a giorni farà 32 anni e lavora a Livorno come promoter e Mariottini (“Mario” per gli amici) ha 29 anni ed è a Dublino dove fa il programmatore e sviluppa software. I campionissimi labronici si conoscono da quando sono bambini. Un’amicizia solida che ha fatto la differenza e li ha portati al trionfo.

«Ci conosciamo da sempre, Coteto e la parrocchia di San Giovanni Bosco sono i luoghi dei nostri giochi», continua. È lui a raccontare i segreti di quel successo tv diventato quasi virale. E che i tre amici festeggeranno con un brindisi il giorno dell’Epifania, quando si ritroveranno tutti a Livorno. «La nostra è un’amicizia solida e anche se le nostre strade si sono divise non ci siamo mai persi, anzi». L’avventura tv in realtà comincia 3 anni fa. Ad accendere la scintilla e la prima partecipazione è al programma Rai stato proprio Costagliola. «È un programma che guardavo d’estate con i miei genitori e mi sono sempre detto che da grande sarebbe stato bello partecipare». Detto, fatto. Addirittura Costagliola d’estate si divertiva a simulare il format, al mare con gli amici, con lui nei panni del conduttore. «Tre anni fa con Marco e “Mario” abbiamo fatto i provini per partecipare: la prima volta andò male, perdemmo, con la convinzione che sicuramente con allenamento potevamo fare molto meglio». E da lì il nome del trio “Dai e Dai” che diventa non solo il loro motto. Ma anche una sorta di filosofia di vita.

Insistere sempre. «Il 2 gennaio del 2023 ci siamo iscritti nuovamente per partecipare, ci hanno richiamato e abbiamo cominciato ad allenarci - e va dei dettagli - Abitando lontano facevano tutto in video chiamata, con simulazioni». Il segreto? «Quello che ha fatto la differenza è stata la nostra intesa vincente: non avremmo mai vinto se non fossimo stati così amici. È un programma dove non puoi andare con sconosciuti». La vittoria finale: un delirio. «È stata un’esperienza bellissima: aver vinto il torneo che raggruppava le squadre più forti del programma è stata una grandissima soddisfazione». Otto squadre, 24 concorrenti. Tutti preparatissimi.

«Le squadra che temevamo di più erano Le Amiche in onda e quella de Le Tre e Lode».

Contenti, sì. Felicissimi del tanto affetto ricevuto e che stanno ricevendo non solo da centinaia di livornesi, ma anche da appassionati di tutta Italia. Ma soprattutto questi ragazzi sono umili. «Questo percorso è sempre stato caratterizzato da nostre imperfezioni, perché siamo così, siamo umani: penso che il tantissimo affetto che stiamo ricevendo sia dovuto anche a questo, siamo stati apprezzati proprio per la passione che ci abbiamo messo e per le nostre imperfezioni. Abbiamo vissuto ogni puntata come se fosse la prima e come se fosse l’ultima. La coppa è a Livorno, a casa di Voir. E sul futuro: «Non è esclusa di partecipare nuovamente tutti insieme a qualche altro quiz televisivo», chiude.
 

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