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Trw, ecco il piano di Piero Neri per l'ex fabbrica: «Così qui cresceranno nuove imprese»

di Claudia Guarino
Trw, ecco il piano di Piero Neri per l'ex fabbrica: «Così qui cresceranno nuove imprese»

Comprata dal Gruppo Neri ciò che resta dell'ex fabbrica di sterzi in via Enriques: «Il primo passo è recintare l'area»

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Livorno A ovest ci sono i binari ferroviari a racchiudere metri e metri di superficie caratterizzati (adesso) da arbusti e carcasse metalliche. La dividono dai terminal portuali fatti di banchine che costeggiano il canale industriale. Dalla parte opposta, ecco la raffineria. Oltre 180.000 metri quadrati. Un lembo di territorio dove un tempo batteva il cuore industriale della città. Poi la Trw chiuse i battenti, gli operai furono mandati a casa e tutto il resto è storia: in via Enriques rimasero solo morte e degrado. E adesso, dopo anni di voci che si inseguono e di idee messe e rimesse sui piatti della bilancia, ecco la svolta. «La notizia non è che Neri acquisisce Trw – dice il numero uno dell’associazione degli industriali (ma in realtà è una notizia eccome) –. La notizia è che – prosegue – grazie alla collaborazione tra Comune, Autorità Portuale e Confindustria siamo riusciti ad avere un risultato che va a vantaggio di Livorno». In che modo? «Come Confindustria faremo una manifestazione di interesse che solleciti gli imprenditori a sviluppare nuove attività sul sito». Certo, prima deve essere bonificata la falda e non è un’operazione di immediata realizzazione. Così come non lo è la ricostruzione dei capannoni. Ma facciamo un passo indietro.

La vendita

Ieri in Comune è stata resa ufficiale l’acquisizione dell’area ex Trw da parte del Gruppo con a capo Piero Neri, che adesso è proprietario di uno spazio di 184.000 metri quadrati (di cui 55.000 coperti) tra il porto e la raffineria. All’annuncio, oltre al presidente di Confindustria Livorno e Massa Carrara Piero Neri, erano presenti anche il direttore Umberto Paoletti, il sindaco Luca Salvetti e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale Luciano Guerrieri. L’affare si è concluso nei giorni scorsi e, come ha spiegato Neri, «è stato possibile grazie a Banco Bpm (legato alla vendita, ndr) che ha accettato di accelerare il procedimento». Perché, esattamente, non è dato sapere. Così come viene mantenuto il massimo riserbo sulla cifra versata. A quanto è stata venduta l’area ex Trw? Non è escluso che il Gruppo Neri abbia accettato di accollarsi le bonifiche. E in tal caso è possibile che il prezzo di vendita alla fine sia stato inferiore ai 20 milioni di cui si parlava alla vigilia dell’affare.

Le bonifiche

Perché le bonifiche, chiaramente, sono necessarie. Oltretutto siamo in un sin, sito di interesse nazionale. E nonostante «l’amianto sia già stato tolto dai capannoni», come spiega il sindaco, vanno pianificate tutte quelle operazioni legate alla falda per cui «esiste già uno studio dell’ufficio ambiente». Tempi e costi di tutto ciò non sono chiari. Nel frattempo «sono iniziate le operazioni per rimuovere le sterpaglie – dice Neri – e si provvederà a installare una recinzione. Poi si passerà alla ricostruzione dei capannoni».

Il progetto

Capannoni che, nelle intenzioni, dovrebbero ospitare le imprese interessate a insediarsi a Livorno. Ci sarà cioè una manifestazione di interesse rivolta «ad aziende legate al mondo della manifattura – prosegue Neri – e per insediamenti logistici e industriali». Ancora è presto per sapere dettagli in più su un bando che, dopo la recente acquisizione degli spazi, deve ancora essere messo a punto. «Non cerchiamo investitori, ma lavoratori». Come a dire che il grosso dei soldi li ha messi il Gruppo. Ora, aggiunge il sindaco, «l’auspicio è che chi manifesta interesse crei nuovi posti di lavoro in città».l


 

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