Il Tirreno

LIVORNO. Lo hanno visto correre in via dell’Angiolo, non lontano da via Grande, e aprire la porta a vetri del vecchio hotel Giappone che aveva occupato insieme ad altre persone, trasformando perfino le stanze in latrine. I poliziotti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, poco prima delle 23 di martedì 28 febbraio, insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine di Firenze che si trovavano in città per dei controlli coordinati disposti dal questore Roberto Massucci, hanno trovato e denunciato per aver occupato abusivamente l’immobile quattro cittadini stranieri, fra cui un minorenne.

«In un primo momento – spiega la questura – le persone non erano molto collaborative e hanno fatto capire di non essere in grado di interloquire, quindi per identificarli si è reso necessario l’accompagnamento negli uffici della caserma Labate. Sono stati rintracciati al secondo piano della struttura, dove erano stati allestiti giacigli di fortuna composti da materassi, coperte e abiti, avanzi di generi alimentari nonché candele e accendini. Nei nostri uffici – prosegue la polizia di Stato – sono stati invitati a compilare il modulo per sedicenti stranieri in lingua italiana e in lingua madre, dimostrando chiaramente quindi la comprensione alle domande che venivano rivolte, nonché dimostrando di essere in grado di fornire le risposte». Gli stranieri – di nazionalità tunisina e marocchina – avevano «un’età media di 35 anni – conclude la polizia di Stato – e uno di loro aveva 17 anni e si era allontanato da una struttura di accoglienza per minori». l