Il Tirreno

Livorno

il risiko del commercio

Tally Weijl e la Taverna di Poldo, sotto i portici un altro colosso della moda e un fast food

di Giulio Corsi
Via Grande cambia ancora una volta pelle: la metamorfosi continua
Via Grande cambia ancora una volta pelle: la metamorfosi continua

Livorno, il brand svizzero inaugurerà a marzo dove c’erano Anni Verdi, Thun e un negozio cinese. Pronta ad aprire anche la catena di fast food “La Taverna di Poldo” che cerca personale (ecco dove fare domanda)

08 febbraio 2015
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LIVORNO. Nel risiko della via Grande sbarca un altro colosso dell’abbigliamento: è Tally Weijl, brand svizzero con 3200 dipendenti e 800 punti vendita sparsi in tutto il mondo, di cui 160 in Italia.

Apre Tally Weijl, ed è la conferma che le grandi catene continuano a puntare su Livorno e in particolare su quella che ormai è diventata la strada dei crocieristi (magari nella speranza che il crollo che ha caratterizzato gli attracchi delle love boat si interrompa dopo due anni disastrosi in cui da un milione di viaggiatori siamo arrivati a poco più di 600mila).

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Ma nessun s’illuda: perché per un colosso che arriva, come sempre c’è qualcun altro che chiude. Anzi ha già chiuso. Sono tre negozi piccoli, che negli ultimi due mesi hanno alzato uno dopo l’altro bandiera bianca: Anni Verdi, storico rivenditore livornese dell’abbigliamento per bambini, Thun, marchio altoatesino specializzato in oggettistica da regalo griffata, e un negozio di borse gestito da una famiglia cinese. Tre attività diversissime tra loro, per storia imprenditoriale, segmento di mercato e anche per futuro (Anni Verdi continua l’attività nell’outlet di largo Fratelli Rosselli, mentre Thun ha ancora la sua bella vetrina alle Fonti del Corallo), con una caratteristica comune: che si trovavano uno accanto all’altro nella prima via Grande a poche decine di metri dalle fontane del Tacca, quasi in bocca al porto. E’ unendo i loro fondi e le loro tre vetrine, di proprietà della Alassandra Nuova Srl di Giuseppe Tavani, che Tally Weijl ha trovato lo spazio giusto per aprire finalmente anche in città il suo punto vendita, dopo aver già aperto, con successo negli ultimi anni a Pisa e Pontedera.

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I lavori di fusione e collegamento sono iniziati il 23 gennaio. «L’apertura è prevista a marzo», conferma Romolo Misciagna dal quartier generale di Tally Weijl Italia a Milano. A differenza del negozio di Pisa, in questo caso il marchio sarà gestito in franchising.

Ma lo sbarco (in affiliazione) del colosso svizzero non è l’unica novità della via Grande continuamente cangiante: come anticipato dal Tirreno, in settimana ha alzato le saracinesche il negozio monomarca di gioielli Rebecca (al posto dello storico negozio Perugina).

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A breve poi sotto i portici comparirà anche la statuetta di Poldo Sbaffini, il mitico personaggio dei fumetti amico di Braccio di Ferro. E’ in arrivo infatti una nuova catena di fast food made in Italy, anzi per esser più precisi, made in Tuscany: il nome è tutto un programma, la Taverna di Poldo, quattro ristoranti già avviatissimi a Empoli, Signa, Bientina e Viareggio e due bandierine pronte per essere piantate a Lucca e Livorno. Incentrato su un nuovo concetto di fast food, attento alla convivialità ed al piacere del cibo (del territorio), il brand è stato lanciato da Stefano Viviani, titolare del colosso empolese della tecnologia Cabel. Nonostante le selezioni siano aperte da tempo, sul sito dell’azienda si cerca ancora personale per il ristorante di Livorno. La Taverna di Poldo aprirà laddove fino al maggio dell’anno scorso c’era l’Ottica Frezzato (trasferitasi in piazza Grande). Non sarà un caso, forse, che a due metri di distanza un altro locale giovane ma ormai storico (e frequentatissimo) come la pizzeria Il Ventaglio abbia chiuso le porte e affisso un grande cartello con su scritto: “Boia Dé, è chiuso!”. Aggiungendo sotto però un messaggio tranquillizante ai clienti: “Per fortuna chiudo non per la crisi, ma per rinnovo locali per offrirvi più spazio interno”. E forse anche per rispondere alla grande allo sbarco della concorrenza.

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