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I dati

Guardia di finanza: in un anno scoperti a Livorno 167 evasori totali


	Le celebrazioni a Livorno col colonnello Cesare Antuofermo
Le celebrazioni a Livorno col colonnello Cesare Antuofermo

I numeri delle fiamme gialle che celebrano il loro 250esimo anniversario: 5.500 interventi ispettivi negli ultimi 17 mesi

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LIVORNO. Nel 2023 e nei primi cinque mesi di quest’anno, la guardia di finanza di Livorno e provincia ha eseguito 5.550 interventi ispettivi e 475 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a tutto campo a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza, in collaborazione anche della componente aeronavale che ne garantisce l’impegno con una forza composta da mezzi moderni specifici (19 unità navali, due aerei e due sistemi a pilotaggio remoto), risultanti essere ulteriori utili strumenti per il presidio degli interessi economico finanziari dello Stato. Sono i numeri della fiamme gialle labroniche, diramati in occasione del 250esimo anniversario dalla fondazione.

Evasione fiscale

Le attività ispettive hanno consentito di individuare 167 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 215 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperti, inoltre, cinque casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. I denunciati per reati tributari sono cento, di cui due tratti arrestati. All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, nonché sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di oltre 4,1 milioni di euro. I 38 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare 83 chili di prodotti energetici. 814 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato a individuare 67 chili di tabacchi lavorati esteri consumati in frode o sottoposti a sequestro e alla denuncia di due persone. I controlli e le indagini (23) contro il gioco illegale hanno permesso di riscontrare due violazioni e verbalizzare amministrativamente 35 soggetti. In tale contesto le unità navali del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno hanno svolto oltre 9.267 ore di moto mentre gli elicotteri 745 ore di volo sul territorio e sulle isole dell’arcipelago contribuendo alla sicurezza, anche percepita, in un momento di forte ripresa del sistema economico dell’intero Paese. Sulla base di concreti elementi di rischio e di un approccio multisettoriale sono state controllate 1.680 imbarcazioni estendendo gli approfondimenti sulle persone fisiche/giuridiche titolari delle unità navali valorizzando, in tal modo, la platea di contribuenti controllati. In tema di monitoraggio fiscale e di contrasto ai comportamenti evasivi di Iva e altre imposte dirette commessi attraverso imbarcazioni di lusso, su indicazione del comando regionale è stata avviata una progettualità tra la componente aeronavale e territoriale tesa ad analizzare in maniera strutturale anche fenomeni di esterovestizione e riciclaggio. In particolare sono state individuate 45 imbarcazioni battenti bandiera estera, tra cui 13 di esse, del valore complessivo di oltre 8.700.000 euro, di proprietà di cittadini italiani, non indicate nell’apposito quadro RW della dichiarazione dei redditi. Nel settore delle imposte dirette e altri tributi sono state, a fronte di manifestazioni palesi di ricchezza, rilevate incongruenze reddituali e contributive per un valore di circa 4.500.000 euro, scoperte evasioni di canoni demaniali per oltre 151.000 euro, di imposte locali Imu e Tasi per oltre 130.000 euro, di imposte regionali per oltre 33.000 euro, di imposta erariale, su aerei e voli passeggeri definiti “di lusso” (aerotaxi), per circa 230.000 euro.

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