L’aggiornamento
Santanchè, la Camera ha respinto la sfiducia. Lei attacca: «Sono una donna libera, con i tacchi da 12 centimetri»
I no alla sfiducia sono stati 206, 134 i sì. Schlein: «Meloni non c'è, l’ha scaricata»
L'Aula della Camera ha bocciato la mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle e sottoscritta dal Partito democratico e da Alleanza verdi e sinistra, nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio per il caso Visibilia e accusata di truffa ai danni dell'Inps. I no alla sfiducia sono stati 206, 134 i sì, un astenuto.
La difesa di Santanché: «Sono il vostro male assoluto»
«Io - ha detto - sono l'emblema, io sono il vostro male assoluto: sono una donna libera, porto i tacchi da 12 centimetri, ci tengo al mio fisico, amo vestirmi bene, ma non solo. Io sono anche quella del Twiga, del Billionaire, che voi tanto criticate, aziende che danno posti di lavoro». «Però guardate - ha proseguito Santanché - che sono la stessa persona che molte volte anche qualcuno di voi ha chiamato al telefono, ma mi fermo qua, perché, anche se voi non lo pensate, io sono una signora. Vi do una notizia: potete usare strumentalmente le persone, potete convincere i giornalisti della stampa amica, di trasmissione televisiva, qualche PM, qualche giudice, pochi, grazie a Dio, perché in magistratura, grazie a Dio, la maggioranza è una maggioranza di persone perbene, ma non riuscirete mai a farmi diventare come voi o a pensare come voi (Applausi ironici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), mai. Avrò sempre il mio tacco a spillo, avrò sempre il sorriso sulle mie labbra, sarò battagliera, perché sono felice di vivere e sono contenta di lavorare a favore di un principio e non contro qualcuno - un'abitudine, invece, che in certe case esiste».
Schlein: «Gigantesca questione politica»
«Lei da giustizialista con gli avversari è diventata una ipergarantista di se stessa. Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi». Così Elly Schlein alla Camera nelle dichiarazioni di voto di sfiducia. E ha aggiunto: «Ministra Santanché, Giorgia Meloni l'ha scelta alla guida del ministero del Turismo, oggi però fa finta di conoscerla. Non la vediamo qua. L'ha scaricata come lei ha scaricato i suoi dipendenti».