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Conti, i giudici e Cortina 2026: quante incognite per Sanremo

di Luca La Mantia
Conti, i giudici e Cortina 2026: quante incognite per Sanremo

Il conduttore resterà direttore artistico ma potrebbe lasciare il palco La Rai deve anche attendere il verdetto del Tar sull’organizzazione

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SANREMO. Dal contenzioso amministrativo sull’assegnazione delle prossime edizioni al ruolo di Carlo Conti, passando per i Giochi di Milano-Cortina. Archiviata con un boom di ascolti e raccolta pubblicitaria l’edizione 2025 del Festival di Sanremo, in Rai è tempo di pensare a quella del 2026 su cui pesano diverse incognite. La vera spada di Damocle è rappresentata dalla sentenza del Tar Liguria che rischia di far perdere all’ex viale Mazzini l’evento televisivo dell’anno. Contro le decisione dei giudici amministrativi, la Rai ha già presentato ricorso al Consiglio di Stato e lo stesso farà il Comune di Sanremo. Entrambi puntano a ottenere il riconoscimento della legittimità delle precedenti convenzioni e la Rai, con il direttore del Prime Time Marcello Ciannamea, ha fatto sapere di essere pronta a presentare una proposta di accordo all’ente locale «sulla falsariga delle precedenti convenzioni», assicurando di non avere nel cassetto “nessun progetto” per organizzare una manifestazione identica in altre località.

Sull’idea di una proposta autonoma dell’azienda del servizio pubblico, il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, a margine della conferenza finale del Festival avverte: «La Rai non ha detto che sarà la stessa proposta economica, perché noi legittimamente potremmo chiedere almeno qualcosina in più. Quel che è certo è che l’assegnazione del prossimo Festival passerà attraverso una gara ad evidenza pubblica».

Il Comune è al lavoro sul bando e auspica che la questione venga definita “entro l’estate”, considerando la complessità nell’organizzazione di un evento così totalizzante per la vita della cittadina ligure. Le tempistiche del contenzioso sono determinanti anche per la Rai, che dovrà iniziare a ragionare sulla prossima edizione, in particolare sui giorni nei quali andrà in scena. Per massimizzare l’audience il Festival, quest’anno, è stato spostato avanti di una settimana con l’obiettivo di non sovrapporsi ai quarti di finale di Coppa Italia (anche se ha trovato la Champions e l’Europa League).

Ma nel 2026 c’è un evento ancor più importante e spalmato su un periodo più lungo: i Giochi Olimpici di Milano-Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio. Sollecitato Ciannamea ha ammesso: «È una riflessione che faremo a brevissimo assieme a tutto l’iter riguardante l’assegnazione del prossimo Festival». La data ipotizzabile potrebbe essere 24-28 febbraio, anche perché dal 6 al 15 marzo 2026 ci sono i Giochi Paralimpici di Milano-Cortina. L’unica certezza sembra essere legata a Carlo Conti che, tuttavia, potrebbe anche decidere di lasciare la conduzione ad altri (mantenendo il ruolo di direttore artistico): «L’azienda mi ha chiesto di divertirmi sul Festival per due anni, ho accettato poi deciderò cosa fare. Fare il Festival non è solo condurlo, che per noi è la cosa più facile, significa organizzarlo, scegliere la scenografia, le luci, gli abiti. Se nel futuro il mio lavoro potesse servire a traghettare qualche nuova leva, ben venga».
 

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