Influenza australiana, le regioni d’Italia in cui è presente, quando è previsto il picco dei contagi e i sintomi
L’epidemiologo Massimo Ciccozzi: «Deve immunizzarsi chi ha più di 65, chi è immunocompromesso e chi ha malattie croniche importanti»
«È arrivata l'influenza australiana H3N2 che tanti auspicavano dicendo “sarà terribile”, ma per ora abbiamo alcuni casi in Lombardia, in Piemonte e nel Lazio. È stato isolato un caso con problemi neurologici a Genova, ma è un caso che non fa statistica. Dire da questo che quest’anno l’influenza farà miliardi di contagi e che colpirà il cervello, mi sembra solo avere fretta di mettere terrore alle persone. Così come non si può oggi prevedere il picco e dire che sarà anticipato: la bacchetta di Harry Potter non ce l’ha nessuno». A parlare all’agenzia Adnkronos è l’epidemiologo Massimo Ciccozzi.
La preoccupazione
«Preoccupiamoci per il Giubileo – prosegue Ciccozzi – perché potrebbe far aumentare i contagi da malattie respiratori. Quindi, il mio consiglio è mascherine sui mezzi di trasporto visto che arriveranno a Roma e nel Lazio, già dall'8 dicembre, milioni e milioni di pellegrini». «Dobbiamo dire invece – sottolinea – che circola un mix di virus. Oltre all’H3N2, ci sono il Sars-CoV-2 e il virus respiratorio sinciziale. Una buona comunicazione non terrorizza, ma spiega chi e perché deve vaccinarsi: oggi deve immunizzarsi chi ha più di 65, chi è immunocompromesso e chi ha malattie croniche importanti», conclude.
Sintomi
Il virus H3N2, come gli altri sottotipi, può portare a gravi complicanze, in particolare nelle persone anziane e nei pazienti con altre comorbidità. I sintomi principali rimangono quelli tipici dell’influenza: febbre alta tra i 38 e i 40 gradi, brividi, mal di testa, dolori muscolari e ossei, sonnolenza, stanchezza e sudorazione. A questi si aggiungono talvolta naso che cola, congestione nasale, mal di gola, tosse secca e perdita di appetito. Tuttavia, il quadro clinico può aggravarsi con manifestazioni neurologiche come mal di testa intenso, vertigini, e in casi estremi, encefaliti e convulsioni. «Negli anziani, nelle forme più gravi, è spesso presente l'obnubilamento e può richiedere il ricovero. Ma questo è possibile con tutti i ceppi e i sottotipi di influenza», ha sottolineato al Corriere della Sera Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione di Igiene e medicina preventiva dell’università Statale di Milano.