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Dl Omnibus, stretta sulla pirateria tv e pezzotto: previsto anche il carcere

Dl Omnibus, stretta sulla pirateria tv e pezzotto: previsto anche il carcere

Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. De Siervo: «La Serie A ha subito perdite stimate in 300 milioni all’anno»

30 settembre 2024
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Via libera in commissioni Bilancio e Finanze riunite in Senato agli emendamenti 6.0.35 e 6.0.36 al dl Omnibus che modificano le leggi sul diritto d'autore e anti pirateria. La seconda proposta emendativa introduce, tra l'altro, il carcere fino a un anno ai «prestatori di servizi di accesso alla rete» nell'eventualità di «omissione della segnalazione» di trasmissioni pirata che riguardano, soprattutto, le partite di calcio tramite app e siti.

Nel dettaglio, l'emendamento 6.0.35 a firma Zedda, Liris e Damiani, aggiunge la dicitura «fornitori di servizi di Vpn e quelli di Dns pubblicamente disponibili, ovunque residenti ed ovunque localizzati». Inoltre, viene aggiunta alla frase «provvedono comunque», anche un limite temporale allo stop alle trasmissioni una volta appurato il reato: «entro il medesimo termine massimo di 30 minuti dalla notificazione del provvedimento di disabilitazione».

L'emendamento 6.0.36, sempre a firma Zedda, Liris e Damiani, invece, agisce sulla legge antipirateria: «I prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell'informazione, ivi inclusi i fornitori e gli intermediari di vpn (virtual private network) o comunque di soluzioni tecniche che ostacolano l'identificazione dell'indirizzo IP di origine, gli operatori di content delivery network, i fornitori di servizi di sicurezza internet e di DNS distribuiti, che si pongono tra i visitatori di un sito, e gli hosting provider che agiscono come reverse proxy server per siti web, quando vengono a conoscenza che siano in corso o che siano state compiute o tentate condotte penalmente rilevanti ai sensi della presente legge» devono «segnalare immediatamente» alle autorità «tali circostanze, fornendo tutte le informazioni disponibili» e notificare «un contatto un punto di contatto» per comunicare direttamente. E nel caso di «omissione della segnalazione» e «della comunicazione» da parte dei prestatori di servizio si punisce «con la reclusione fino ad un anno». 

La perdita che ha subito la Serie A a causa della pirateria è stimata in «oltre 300 milioni di euro all'anno. Questo significa che oggi potremmo godere della gioia di vedere grandi campioni che invece sono dovuto andare all'estero. Avremmo potuto essere noi i protagonisti del calciomercato andando a comprare i grandi campioni che stanno emergendo». Lo dichiara Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, intervenuto a "La Politica nel pallone" su Radio Rai Gr Parlamento commentando la stretta sulla pirateria. «Questi sedicenti tifosi che piratano i contenuti danneggiano la loro squadra del cuore privandola delle risorse necessarie per renderla più competitiva e arricchiscono la criminalità organizzata», aggiunge De Siervo.

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