Il Napoli è campione d’Italia: la città in delirio per lo scudetto – Video
La squadra di Luciano Spalletti pareggia a Udine e la grande festa può partire per un sogno tanto atteso: gli azzurri riconquistano il tricolore dopo 33 anni. Nell’articolo il podcast di Fabrizio Bocca dedicato proprio all’allenatore di Certaldo
NAPOLI. Il Napoli è campione d’Italia e ora può esplodere la grande festa. Decisivo il pareggio centrato dalla squadra del tecnico toscano Luciano Spalletti a Udine. Gli azzurri riconquistano il tricolore dopo 33 anni. In città è il delirio.
Un fiume continuo di tifosi ha invaso le strade della città. Nel quartiere Fuorigrotta caroselli di auto e moto, senza sosta nonostante il divieto di circolazione attivo dalle 21. Fuochi d'artificio e petardi esplosi ovunque: Napoli si gode un vero trionfo calcistico.
IL PODCAST. Luciano Spalletti, dal borgo del Boccaccio al sogno Napoli: l'allenat(t)ore con la Toscana nel sangue
IL TERZO TRICOLORE
Il Napoli vince lo scudetto per la terza volta nella sua storia. Le prime due negli anni '80 nella stagione 1986-1987 e nella stagione 1989-1990, sotto la stella di Diego Armando Maradona al quale oggi è intitolato lo stadio partenopeo san Paolo, stasera gremito in ogni spalto per seguire insieme in diretta tv la cronaca della trasferta scudetto a Udine. Per sei volte, invece, il Napoli ha conquistato la Coppa Italia.
I NUMERI DEL TRIONFO
Miglior attacco con 69 gol, miglior difesa con 23 reti al passivo. Lo Scudetto del Napoli è tutto in questi ed atri numeri strabilianti, che fotografano al meglio la cavalcata trionfare dei ragazzi di Luciano Spalletti. E a proposito di numeri e record, con la conquista del titolo di campione d'Italia ottenuto oggi il Napoli eguaglia il primato di Torino, Fiorentina, Inter e Juventus per aver chiuso il discorso Scudetto con 5 turni di anticipo sulla fine del campionato. Certo, il Napoli non riuscirà a battere il record dei 102 punti della Juve di Antonio Conte ma i suoi numeri indicano un dominio assoluto del campionato a partire dagli oltre 16 punti di vantaggio sulla seconda. Non solo, la squadra di Spalletti ha ottenuto anche un numero di vittorie record (ben 25) a questo punto del campionato, con il minor numero di sconfitte, soltanto 3.
Per quanto riguarda le statistiche individuali, due i protagonisti assoluti di questa fantastica cavalcata: Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia. Il bomber nigeriano è il capocannoniere del campionato con 22 gol segnati. L'ala georgiana è invece il miglior assistman, unico in doppia cifra a quota 10 (con 12 reti).Ma nella città della Smorfia, sono tanti anche i numeri che si incrociano con le curiosità e i 'corsi e ricorsi storici' per citare il filosofo 'napoletano' Giambattista Vico. A partire dal fatto che lo Scudetto 33 anni dopo l’ultimo nel 1990. E proprio il 33 è uno dei numeri più giocati dagli appassionati del Lotto, a caccia di quello che potrebbe passare alla storia come 'il terno dello Scudetto'.
Gli altri numeri più giocati sono ovviamente il 3, legato al discorso del terzo scudetto del Napoli, e il 18, che viene giocato perché tanti sono gli anni di presidenza del patron Aurelio De Laurentiis. Altri numeri giocati sono il 23 legato all'anno del trionfo azzurro, il 2023. Infine non possono mancare i numeri di maglia dei calciatori simbolo del presente e del passato: si va quindi dal 77 di Kvaratskhelia, al 9 di Osimhen, senza mai dimenticare il 10 dell’indimenticabile Diego Armando Maradona. Insomma, anche se il calcio non è una scienza esatta, la matematica non è un’opinione e tutti i numeri dicono che questo Napoli è davvero da Scudetto.
UNA SPLENDIDA CAVALCATA
A Udine è arrivato l'ultimo e decisivo tassello di una cavalcata strepitosa, iniziata in un Ferragosto in cui ancora nessuno poteva immaginare il dominio degli azzurri sul campionato. Sotto il solleone, tutte le big vincono, compresa la squadra di Spalletti: il primo show è una manita al Bentegodi di Verona (2-5). Timbra subito il cartellino uno dei simboli della meravigliosa orchestra di Spalletti, Kvaratskhelia, che replica al vantaggio dei padroni di casa firmato Lasagna. Oltre al gol, anche un assist per il georgiano all'esordio nella massima serie italiana. Subito in evidenza anche Osimhen, autore del gol del sorpasso. A segno anche Zielinski, Lobotka e Politano. La 'prima' al Maradona porta un altra goleada, alle spese del neopromosso Monza (4-0). Ancora a segno il georgiano (doppietta) e Osimhen, timbra il cartellino anche un altro dei nuovi volti stagionali, Kim, nel recupero.
Alla terza giornata l'attacco esplosivo del Napoli resta all'asciutto a Firenze (0-0) e anche in casa con il Lecce arriva un solo punto (1-1). La marcia però riprende dopo la sosta, all'Olimpico: i partenopei rimontano la Lazio dell'ex Sarri con Kim e Kvaratskhelia, sempre più protagonisti. Dopo lo splendido poker al Liverpoool in Champions, il Napoli strappa tre punti pesanti allo Spezia, piegato al 'Maradona' solo nel finale grazie a Raspadori. Le fatiche di Champions (3-0 a Glasgow) non ingolfano il motore degli azzurri, che mandano un preciso messaggio agli avversari battendo il Milan campione in carica 2-1 a San Siro: Politano apre, Simeone firma il gol decisivo dopo il pari di Giroud. La squadra di Spalletti affianca in vetta l'Atalanta, è il primo indizio di un possibile passaggio di consegne in chiave scudetto.
Dopo la sosta, gli azzurri riprendono il cammino calando il tris al Torino: doppietta di Anguissa e sigillo di Kvara. In Champions è sempre spettacolo (6-1 all'Ajax ad Amsterdam, 4-2 al Maradona) e anche in campionato gli azzurri sanno solo vincere: il poker a Cremona (1-4), che vale la vetta solitaria della classifica; il 3-2 al Bologna, il pesantissimo 1-0 (gol di Osimhen) rifilato in trasferta alla Roma; il poker servito al Sassuolo firmato dalle magie del nigeriano (tripletta) e Kvaratskhelia (un gol e due assist); il successo per 2-1, in rimonta, sul campo dell'Atalanta; le vittorie al 'Maradona' su Empoli (2-0) e Udinese (3-2).
E la squadra di Spalletti continua a regalare spettacolo anche in Europa: 3-0 ai Rangers, 2-0 ad Anfield. Si va alla sosta per il Mondiale in Qatar con gli azzurri primi in classifica da imbattuti: l'impressionante bottino è di 13 vittorie, di cui 11 consecutive, e 2 pareggi, il vantaggio sulle prime inseguitrici, Lazio e Milan, è di 11 punti. Per qualcuno, giochi già chiusi, altri invece prevedono difficoltà per la squadra di Spalletti alla ripresa. E al ritorno in campo, il 4 gennaio, il vento sembra effettivamente cambiato. Il Napoli cade a San Siro contro l'Inter (1-0): il gol di Dzeko infligge a Spalletti il primo ko in campionato e riapre la lotta scudetto. Gli azzurri però si rialzano subito: Osimhen e Elmas stendono la Sampdoria a Marassi e rispondono ai 'gufi'. Il Napoli è campione d'inverno.
Ma è nella giornata successiva che arriva l'indizio decisivo sulla lotta al tricolore. Un'impressionante prova di forza. Al 'Maradona' la banda Spalletti travolge 5-1 la Juventus con la doppietta di Osimhen e le reti di Kvara, Rrahmani e Elmas. Non ci sono più dubbi: sarà Napoli campione, anche se si è appena a gennaio. La Coppa Italia invece riserva un'imprevista amarezza: la Cremonese, ai rigori, fa fuori la banda Spalletti. La marcia scudetto, invece, prosegue con i successi di Salerno (0-2), che permette agli azzurri di chiudere il girone d'andata con il distacco record di 12 punti sul Milan, e il 2-1 rifilato tra le mura amiche alla Roma (gol decisivo nel finale di Simeone). Seguono i tris in casa dello Spezia, nel tabellino i soliti noti Kvara e Osimhen (doppietta), e alla Cremonese (Kvara, Osimhen e Elmas). Il georgiano e il nigeriano affondano anche il Sassuolo al Mapei Stadium.Dopo il successo in Champions sull'Eintracht, il Napoli passa 2-0 al Castellani di Empoli
. Arriva poi il secondo passo falso, con il grande ex Sarri che riesce nel colpaccio al 'Maradona': la Lazio vince 1-0 con la rete di Vecino, ma il regno di Spalletti non traballa di certo. La marcia tricolore dei partenopei prosegue con la vittoria sull'Atalanta (2-0, Kvara e Rrahmani), e l'impegno infrasettimanale in Champions (3-0 all'Eintracht e pass per i quarti) non distrae la capolista dagli impegni in campionato: a farne le spese il Torino, travolto in casa 4-0 con la doppietta del solito Osimhen e i sigilli di Kvaratskhelia e Ndombele.
Anche se il primato è sostanzialmente blindato, non può non stupire la clamorosa sconfitta inflitta dal Milan al 'Maradona': i rossoneri, trascinati da un super Leao, si impongono 4-0. Una serataccia, ma anche un avvertimento per quello che accadrà nel derby dei quarti di Champions. Dopo la vittoria in campionato in casa del Lecce (1-2), gli azzurri affrontano di nuovo i rossoneri in Europa. All'andata la spuntano i rossoneri 1-0, con la rete di Bennacer, al San Paolo è 1-1. La rete nel recupero di Osimhen risponde al vantaggio di Giroud ma non basta, il Napoli che partiva da favorito è fuori dalla Champions.
La capolista ha la spia della riserva accesa: con il Verona è 0-0, ma il successo di Torino sulla Juventus firmato da Raspadori nel recupero è la medicina ideale per lenire le ferite. Anche perché per la grande festa che il popolo napoletano attende da 33 anni è solo più questione di giorni. Il pari con la Salernitana (1-1) allunga ancora un po' l'attesa, prima della serata magica di Udine.