Grosseto, dov’è finita la tua fame? Un’altra giornata maledetta
Il Grifone va in vantaggio con Sabelli, poi il Trestina la ribalta con la doppietta di Mencagli, ex FolGav
TRESTINA. Diranno che è tutta una questione di fame: quella del Trestina, che non vinceva da un mese e mezzo e nel 2025 aveva raccolto la miseria di 4 punti in 8 giornate. Ma anche quella del Grosseto, che non si capisce se abbia la pancia piena o se abbia già tirato i remi in barca, consapevole che a parte i playoff (che in D, come tutti sanno, contano quanto il due di coppe quando comanda bastoni) non potrà ambire ad alcun obiettivo concreto nel proseguo della stagione. E allora è la fame degli umbri ad avere la meglio: Federico Mencagli ha vissuto la sfida col Grifone alla stregua di un derby, ripensando ai trascorsi al Gavorrano, e con una doppietta ha ribaltato i biancorossi, consegnando tre punti pesantissimi nella rincorsa salvezza dell’undici di Calori. Che finalmente può tirare un sospiro di sollievo e anche recuperare un po’ di quella fiducia che sentiva di aver smarrito, sfruttando con intelligenza le crepe che si sono aperte da tempo nello scacchiere di Consonni. La cui magia (ora nessuno può più dubitarne) s’è fermata alle feste di Natale, perché la media di un punto a partita fatta registrare da inizio anno vale più di mille teorie o parole.
La partita
E dire che il Grifone la tavola se l’era apparecchiata a dovere, un po’ come poteva essere nelle attese. Con un paio di cambi di formazione rispetto alla squadra che era tornata alla vittoria contro il Figline (fuori Addiego Mobilio e Possenti, dentro Bolcano e Sabattini), la compagine biancorossa prova subito a prendere in mano le redini della partita, facendo leva anche su un po’ di inevitabile “paura” che attanaglia la mente dei giocatori di casa, costretti a limitare la dispersione di punti per non rischiare di mandare all’aria ogni piano salvezza. Il match però stenta a decollare: Marzierli ci prova da fuori ma alzando troppo la mira, poi l’attaccante offre a Sacchini una palla invitante da spedire in fondo al sacco, ma da posizione favorevole non trova lo specchio (errore da matita blu). Il Trestina è non pervenuto negli ultimi 20 metri, ma lo 0-0 all’intervallo è il minimo sindacale.
La ripresa
E quantomeno l’ingresso di De Souza serve a dare una sferzata alle avanzate degli umbri, con Raffaelli chiamato al primo intervento proprio dal neo entrato dopo 10’ della ripresa. Dopo un quarto d’ora però il Grosseto alza la pressione e con Sabelli va due volte vicino al gol, soprattutto la seconda con Fratti costretto agli straordinari. Ma il portiere di casa non può nulla sul successivo corner, dove il flipper che s’innesca nel cuore dell’area viene risolto di testa proprio da Sabelli. Consonni aveva appena inserito Cretella e Addiego Mobilio, ma a quel punto nulla lasciava presagire un ribaltone. Fino a quando una bella discesa di Lisi non ha trovato Mencagli pronto alla deviazione di testa sottomisura, con la difesa maremmana colpevolmente immobile. È uno schiaffo in piena regola: il Grosseto perde le misure, fatica a risalire il campo e non sembra avere la forza per riuscire a replicare. Nemmeno l’ingresso di Sane porta benefici, anche perché il Trestina fiuta l’impresa e allo scadere, ancora con Mencagli, trova la zampata per mettere addirittura la freccia, col puntero che risolve una mischia furibonda davanti all’incolpevole Raffaelli. Il “Casini” è una bolgia, Consonni abbassa la testa e capisce che sarà un’altra giornata maledetta. E non sa più a che santo votarsi: gli umbri sentitamente ringraziano, mentre il Grifone s’interroga su ciò che gli ultimi due mesi di stagione potrà offrire loro in sorte. All’andata arrivarono 8 vittorie di fila nelle ultime 8 giornate: a che potrebbe servire ripetere quella striscia?.