Il Tirreno

Grosseto

In tribunale

Grosseto, sigilli a Brico&Garden: la crisi, gli stipendi non pagati e le lamentele dei clienti

di Matteo Scardigli
Brico e garden
Brico e garden

L’avvocato Paolo Martellucci conferma che nella procedura, ragionevolmente richiesta lato fornitori, aperta dal Tribunale di Grosseto e affidata allo studio livornese del curatore Giulio Nicoletti

16 settembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. Nelle scorse settimane il Tribunale ha infine sciolto la riserva, dando il via alla liquidazione giudiziaria della Brico&Garden (uscita il 1° gennaio dal gruppo Brico Ok, con il quale da allora – precisava il il direttore commerciale del gruppo – non ha più alcun legame), marchio del commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico (lo slogan era “Dal bricolage al giardinaggio, tutto quello che cerchi per liberare la tua creatività lo trovi da noi”), con tanto di sigilli al punto vendita di via Senegal 63/65/67.
La storia e la crisi
La srl fu costituita il 16 dicembre 2014. L’ultimo fatturato, datato 2022, risultava superiore ai 7,7 milioni di euro. La crisi si era aperta nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, con alcuni dipendenti a segnalare mancate corresponsioni di mensilità, tredicesime e, per quelli che se n’erano già andati, Tfr (il Trattamento di fine rapporto); alcuni ma non tutti, il che aveva causato alcune incomprensioni – poi risolte – interne alla forza lavoro. Una crisi che aveva travolto anche i colleghi di Colle Val d’Elsa e Siena, che a gennaio di quest’anno erano stati mandati in ferie forzate; di qui uno sciopero indetto per il 22 di quello stesso mese. Con i sindacati (le organizzazioni di categoria Cgil e Cisl) sulle barricate il patron della catena, Riccardo Bennati, aveva parlato delle difficoltà incontrate dalla propria azienda, spiegando anche di aver avuto alcune difficoltà risolvibili, cercando così allo stesso tempo di dare rassicurazioni. Le sigle, dal canto loro, denunciarono un «inaccettabile atteggiamento di silenzio e poca trasparenza», chiedendo a gran voce che l’imprenditore li convocasse con urgenza a un tavolo per discutere del futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
Le vertenze
«Al nostro ufficio vertenze è venuta una decina di dipendenti ed ex (la srl, fra tutti i punti vendita, nel complesso dava lavoro a un numero variabile di persone compreso tra 25 e 49; ndr), chi per gli stipendi e chi per il Tfr», ribadisce oggi Andrea Ferretti di Filcams Cgil Grosseto, spiegando che «in ballo c’è il tentativo di riconoscimento del fallimento; o comunque della liquidazione». L’avvocato Paolo Martellucci conferma che nella procedura, ragionevolmente richiesta lato fornitori, aperta dal Tribunale di Grosseto (è la numero 14 del 2024, giudice delegata Claudia Frosini) e affidata allo studio livornese del curatore Giulio Nicoletti, «l’esposizione indicativa media è di circa 10mila euro a persona». Sul punto vendita di via Senegal ancora campeggia l’insegna del vecchio gruppo; e sulla recinzione, ormai consunto, il cartello di Brico&Garden con gli orari di apertura. Più in piccolo, apposta sopra i sigilli, la notifica del Tribunale. Sul web, infine, lo sfogo di un cliente, che risale a soli tre giorni fa: «Purtroppo ho ordinato dei vasi online (il 24 agosto) e ho fatto l’errore di pagare con bonifico. A oggi nessun segno di vita». Dall’indirizzo di posta elettronica e dal numero di telefono indicati sul sito nessun riscontro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
L'inchiesta

Falsi incidenti in Toscana per avere soldi dall'assicuarazione, 30 indagati: tutti i nomi, c'è anche un avvocata

di Pietro Barghigiani
Sportello legale