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Maremma, Palio della Granocchia “al voto: ambientalisti Lav sulle barricate

Le rane vive utilizzate in una passata edizione del Palio
Le rane vive utilizzate in una passata edizione del Palio

Civitella, la Regione decide se escludere l’Asl dagli enti autorizzatori

23 luglio 2024
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CIVITELLA. Al Palio della Granocchia, che non aveva ricevuto nelle ultime edizioni l’autorizzazione della Asl veterinaria di Grosseto, è destinata la proposta della giunta regionale che il consiglio ha in programma di votare oggi: all’ordine del giorno è prevista la modifica all’art. 15 della legge 59 del 2009 con cui si eliminano le parole “previo parere favorevole dell’azienda Usl competente”.

«Se la proposta, che arriva direttamente dalla giunta regionale ed è passata in commissione con il pieno sostegno del Partito democratico, otterrà l’approvazione in aula, rappresenterà una modifica incostituzionale, in quanto trattasi di un passo indietro per la violazione del principio di salvaguardia della salute degli animali, che è un bene tutelato alla luce del novellato articolo 9 della Costituzione», premette Giacomo Bottinelli di Lav, e spiega: «Ogni manifestazione sul territorio regionale necessiterà semplicemente dell’autorizzazione della commissione comunale competente, senza dover sottostare al preventivo vaglio della Asl in merito all’idoneità delle condizioni per cui gli animali possano essere sottoposti agli sforzi richiesti. Chiediamo, quindi, ai consiglieri di non approvare la proposta. Se lo sarà ci opporremo in tutte le sedi al nuovo articolo».

La proposta in questione, secondo Bottinelli, appare «direttamente tesa a favorire il Palio della Granocchia, in programma il 1° settembre, in cui delle rane vengono portate di corsa su carriole di legno, che guarda caso ha già ricevuto nelle scorse edizioni molteplici pareri negativi proprio dalla Asl; inoltre, in relazione a tale palio la sindaca di Civitella Paganico (Alessandra Biondi, ndr) è stata indagata insieme al presidente della Pro loco da parte della procura di Grosseto per l’articolo 544 quater del codice penale che punisce chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali».

La manifestazione consiste nello spingere a mano una carriola su cui sono poste alcune rane, allo scopo di raggiungere il traguardo, distante circa 300 metri dal punto di partenza. Durante il percorso, ogniqualvolta gli animali saltano via dalla carriola, è previsto che i concorrenti li raccolgano e li ripongano sulla carriola stessa.

Lav, già negli anni scorsi ha provveduto a diffidare il Comune ad autorizzare lo svolgimento del Palio e anche per questa edizione procederà a contrastare la manifestazione. Peraltro, proprio a seguito del parere della Sud Est, negli anni scorsi gli organizzatori del Palio di San Cassiano, in provincia di Siena, anch’esso svolto con rane su carriole, sono stati portati a sostituire gli animali con fantocci di legno, in linea con il rispetto della tradizione senza comportare stress o danno per esseri viventi.

Al Palio – con le rane vive – a febbraio, grazie al deputato Marco Simiani (Partito democratico), il Parlamento aveva riconosciuto lo status festa storica locale impegnando il governo a emanare un provvedimento organico che disciplini lo svolgimento sul territorio nazionale di manifestazioni che prevedono l’utilizzo di rane, garantendo in ogni caso l’incolumità degli animali utilizzati.

Biondi, nel frattempo, preferisce non commentare l’intervento di Lav.
 

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