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Follonica, prendono le meduse e le lasciano morire: l’intervento di una dottoressa e la risposta dei bagnanti

Follonica, prendono le meduse e le lasciano morire: l’intervento di una dottoressa e la risposta dei bagnanti

Francesca Birardi: «Ero indignata e arrabbiata, per questo ho voluto segnalare subito il caso ai carabinieri»

22 luglio 2024
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FOLLONICA. Le ha viste lì, sulla spiaggia, prelevate con il secchiello dal mare e lasciate morire sulla battigia. Venti meduse della specie “Polmone di mare”, secondo il nome comune, Rhizostoma Pulmo secondo quello scientifico, prese vive dalle acque. Si riconoscono subito perché sul “cappello” hanno un bordino violaceo, come un anello, che le ricorda. «Sono inconfondibili», assicura Francesca Birardi, dottoressa in scienze naturali, specializzata in biologia marina e collaboratrice dell’acquario Mediterraneo dell’Argentario a Porto Santo Stefano (è la responsabile delle attività didattiche).

Appena le ha viste ammucchiare una sopra l’altra pochi giorni fa, mentre era in spiaggia in località Polveriera, tra Scarlino e Follonica, non ha resistito. «Sono andata da questo gruppo di persone, una famiglia, per dire loro di smetterla. Non mi hanno ascoltata, mi hanno sbeffeggiata. La risposta è stata: ma noi come facciamo altrimenti a fare il bagno? ».

Tra l’altro «sono delle specie – spiega – debolmente urticanti, praticamente innocue per l’uomo, nella maggior parte dei casi. Anche io mentre facevo il bagno sono entrata in contatto con una di quelle meduse. Appena ho visto il bordino viola mi sono detta: “Ah, ma è il Polmone di mare, posso stare tranquilla”. E infatti, una volta uscita dall’acqua, non mi è successo nulla».

Ma il punto, per Birardi, non è nemmeno tanto quello. «Era un gesto gratuito, anche perché le accumulavano sulla spiaggia facendole morire di stenti. Esiste un articolo del codice penale che dice che chiunque, senza necessità, cagiona lesione a un animale, è punito con la reclusione. Un gesto per cui indignarsi, ma anche illogico. Tante ne togli, tante ne vengono. Basterebbe evitarle e le meduse vengono trasportate dalle correnti, quindi basta aspettare un po’ e non ci sono più. Anche se fossero state urticanti non ci sarebbe stata alcuna necessità di compiere un atto del genere».

Alla fine «ho chiamato – spiega Birardi – i carabinieri della biodiversità di Follonica e hanno detto che avrebbero mandato la pattuglia. Poi dovevo andare via e non ho visto il seguito. Ero indignata e arrabbiata, per questo ho voluto segnalare subito il caso, anche perché il tutto avveniva tra il beneplacito dei bagnanti e anche di fronte a dei ragazzi giovani. Non mi piaceva il messaggio». Poi la segnalazione anche sul post Facebook: «In questo caso – conclude Birardi – tanti cittadini si sono indignati». 

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