Morto in mare a 36 anni, l’ultima immersione al Giglio di Raffaele Gulmanelli: l’allarme e il tragico ritrovamento sotto gli occhi degli amici
Originaria di Bologna, la vittima passava molto tempo sull’isola dove aveva maturato tante amicizie
Tragedia, nel tardo pomeriggio di venerdì 26 aprile, all’isola del Giglio. Un apneista di 36 anni, Raffaele Gulmanelli, è stato trovato senza vita nelle acque nella zona di Capel Rosso.
L’allarme
Dell’uomo, istruttore subacqueo, si erano perse le tracce dopo che era andato a fare un'immersione. Nella mattina del 26 aprile era stato visto al Campese e poi aveva deciso di andare a fare una battuta di pesca in apnea, ossia senza l’ausilio delle bombole. Dall'ora di pranzo, però, nessuno ha avuto più sue notizie. Non avendolo più visto un amico e i parenti hanno dato l’allarme sospettando che potesse essergli successo qualcosa.
Il ritrovamento
Il corpo dell’uomo è stato visto galleggiare in mare e la motovedetta della guardia costiera lo ha recuperato all'altezza di Capel Rosso. Il corpo dell’uomo è stato portato sulla banchina dove ad attenderlo c’erano i medici che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L'apneista quando è arrivato in porto era già senza vita.
Una vita al Giglio
La famiglia di Gulmanelli è originaria Bologna, ma abita sull'isola da anni e Raffaele è molto conosciuto al Giglio, dove ha molti amici. Il 36enne era un grande appassionato di apnea. Un esperto. La salma del trentaseienne è rimasta al Giglio e nella mattina di sabato 27 aprile, una volta arrivata sulla terraferma, sarà trasportata all’obitorio di Grosseto a disposizione della Procura della Repubblica che ha disposto accertamenti per capire le cause della morte. Il decesso dell'uomo ha gettato l'isola nello sconforto. Non è la prima volta che appassionati di immersioni, con o senza bombole, perdono la vita nelle acque cristalline del Giglio.