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Grosseto, rissa e aggressione: due feriti in ospedale a distanza di un’ora

di Elisabetta Giorgi e Matteo Scardigli
A sinistra Michele Lepri, titolare di Pizza e Delizie all’angolo tra via della Pace e via Aquileia
A sinistra Michele Lepri, titolare di Pizza e Delizie all’angolo tra via della Pace e via Aquileia

La violenza scoppia in via della Pace e alla stazione. Il titolare di una pizzeria: «Terza volta in pochi mesi»

20 dicembre 2023
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GROSSETO. Due episodi violenti a distanza di 800 metri l’uno dall’altro e dopo appena un’ora. Il primo è successo intorno alle 18 tra viale della Pace e via Aquileia, il secondo poco dopo le 19 fuori dalla stazione, in piazza Marconi. Due feriti, il bilancio di lunedì.

Rissa in via Aquileia

Sul marciapiede di fronte al locale Pizza e Delizie, tra via della Pace e via Aquileia, è scoppiata una rissa. Era già successo a settembre scorso, prima ancora a maggio. «È la terza volta nel giro di pochi mesi», scuote la testa (esausto) Michele Lepri, che da 13 anni sforna schiacce, pizzette e altre delizie. Un ferito è stato portato in ospedale con lesioni a testa e mano, altre 4/5 persone si sono date alla fuga. Il titolare intorno alle 18 era in negozio a cucinare le pizze e la carne che i clienti comprano abitualmente nella vicina macelleria. «Mi portano la carne a cuocere – racconta Lepri – Io faccio pagare la cottura...».

Dentro al negozio oltre a lui «c’era un solo cliente che aspettava il cibo. Lui e io stavamo tranquillamente chiacchierando quando fuori, qui davanti sul marciapiede, è scoppiato il caos. Non siamo riusciti a capire quale fosse il motivo scatenante, abbiamo sentito un gran vociare e subito dopo il delirio». Fuori c’erano (racconta sempre Lepri) alcuni clienti stranieri che erano in attesa della carne. Hanno iniziato a discutere in maniera animata e poi sono passati ai fatti, «a tirarsi addosso le seggiole di plastica e pure le bottiglie di vetro, a scagliarsi i tavolini», a rompere tutto insomma. Tavoli che si sono parzialmente salvati, non si sa come, mentre la furia scatenata del gruppetto ha devastato quasi tutte le sedie («su 6 se ne sono salvate giusto 4») . Ad avere la peggio è stato uno di loro, che è rimasto ferito. Sul posto sono arrivate un’ambulanza e una pattuglia della polizia. «Il ferito riportava visibili lesioni alla testa e a una mano, è stato caricato in ambulanza e portato al Pronto soccorso, mentre tutti gli altri all’arrivo della polizia sono spariti». L’ipotesi è che possa trattarsi di un regolamento di conti, «qualcosa di pregresso che possa aver scatenato la furia di qualcuno».

Il locale si è trovato diversi danni, parzialmente attutiti dal fatto che il mobilio era di plastica: il titolare dovrà ricomprarsi gli arredi. In più, una volta scoppiata la bagarre i clienti se ne sono ovviamente andati senza pagare, dunque lui non ha nemmeno incassato i frutti del lavoro. E non gli è rimasto che raccogliere, per l’ennesima volta, tutto quel che era rotto. Nell’ultimo scorcio di settembre, ricorda Lepri, «era successo un altro episodio, praticamente gemello. Anche allora ero qui dentro al locale in attesa di ritirare la carne dal forno per i miei clienti». Un giovane fu accoltellato per strada a seguito di un diverbio. Si accasciò sul marciapiede e venne soccorso da commercianti e passanti che allertarono il 118 e le forze dell’ordine. Un’ambulanza lo portò pronto soccorso mentre i suoi aggressori si dettero alla fuga.

Secondo Lepri, i “tipi” dell’aggressione di settembre erano diversi da quelli di due sere fa. Restano simili tuttavia le circostanze e i danni ogni volta causati al locale. Principalmente – conclude lui – «io mi trovo a vendere prodotti da asporto, perché con questi chiari di luna (risse etc) purtroppo chi viene non si ferma più tanto volentieri e preferisce portar via le cibarie, la carne, le schiacce o le pizze. E probabilmente da qui in poi dovrò aumentare ancora di più le restrizioni». Una cosa è certa. La speranza è che finisca tutto, perché «così non può andare. Per me, per il mio lavoro e per la mia clientela, è un danno».

Ferito alla stazione

Piazza Marconi, stazione ferroviaria. Sono passate da poco le 19 di lunedì quando arriva l’ambulanza. A terra c’è un giovane uomo di 19 anni di origine tunisina, ferito alle gambe e alla schiena da un oggetto da taglio: un coltello, forse, o una bottiglia spaccata. A monte ci sarebbe stata una lite scoppiata poco distante, nel parcheggio di un supermercato, tra il 19enne e almeno un’altra persona. Il giovane uomo, dopo essere stato ferito, avrebbe poi raggiunto la piazza della stazione.

Sul posto erano intervenuti i soccorritori del 118, a bordo dell’ambulanza poi partita alla volta dell’ospedale Misericordia, e i carabinieri. Il 19enne era stato portato al pronto soccorso del presidio sanitario di via Senese, dove – al momento in cui andiamo in stampa – si trova ancora ricoverato sotto osservazione. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi: l’oggetto utilizzato per sferrare i colpi che lo hanno ferito non ha raggiunto organi vitali.

Nel frattempo, i militari della caserma intitolata al sottotenente Luigi Canzanelli proseguono con le attività di indagine passando anche al setaccio le telecamere presenti nella zona della stazione ferroviaria, ancora una volta teatro di violenza.

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