Il Tirreno

Fermi alla stazione centrale del capoluogo anche da quattro ore e più, centinaia di pendolari e turisti hanno affollato i marciapiedi dei binari o hanno preso d'assalto i locali della zona per trovare ristori e le strutture ricettive vicine in cerca di una sistemazione per la notte.

Tutto a causa dei roghi che sono scoppiati nei territori a nord della provincia della Maremma e dell’Amiata, che hanno impedito arrivi e partenze dei convogli verso nord e verso sud, lunedì 8 agosto.

All’interno dell’infrastruttura, gli agenti della polfer e i controllori dei treni hanno cercato di fornire supporto ai viaggiatori, che lamentavano in particolar modo di non esser stati assistiti con acqua né cibo; a preoccupare era soprattutto la presenza di anziani, bambini e donne incinte. La rabbia, invece, saliva perché – dagli altoparlanti della stazione – a un certo punto erano stati annunciati pullman sostitutivi (almeno per chi viaggiava sui regionali), che però non sarebbero riusciti ad arrivare sempre a causa del fuoco, che aveva coinvolto anche un tratto dell’Aurelia.