Caffè Tirreno al bar Impero
L’iniziativa del giornale fa tappa nel bar guidato dalla famiglia Bichisecchi Abitanti del centro storico e commercianti si confrontano sui temi della città del golfo
FOLLONICA. Da 23 anni è un punto di riferimento per chi passeggia in via Roma. La famiglia Bichisecchi proprietaria del Bar Impero ospiterà sabato 9 dicembre l’iniziativa del nostro quotidiano “Caffè Tirreno”: sarà la terza tappa follonichese e stavolta ascolteremo residenti e commercianti del centro follonichese.
Dalle 11 vi aspetteremo con carta e penna per prendere appunti su tutto quello che ci vorrete raccontare inerente al quartiere: criticità, ma anche speranze, migliorie da fare. Magari tra le chiacchiere ci sarà tempo per un caffè insieme. Al bar Impero sono esposte le locandine de “Il Tirreno” che annunciano l’appuntamento: ad attaccarle ieri mattina è stato Giulio, uno dei due fratelli Bichisecchi, proprietari del locale. «Siamo qui dal 1994 – racconta – la nostra è un’azienda di famiglia, all’inizio nella società con me e Franco c’era anche nostra madre Grazia e nel bar dal 2000 lavora Claudio, nostro fratello. L’attività, da quando abbiamo rilevato l’esercizio commerciale, è cambiata molto: pochi anni dopo il nostro ingresso abbiamo inserito un laboratorio di pasticceria e in quegli anni è stata introdotta la Ztl. Negli anni in cui siamo arrivati c’era ancora l’attraversamento pedonale e il semaforo: all’inizio, quando ci comunicarono dal Comune l’intenzione di rendere l’area inaccessibile ai veicoli, ci spaventammo. La paura era quella di lavorare meno. Invece è stata una scelta ottimale per l’economia delle attività centrali, almeno secondo il mio punto di vista».
L’introduzione della Ztl in quegli anni provocò non pochi malumori inizialmente, ma oggi sarebbe impensabile tornare indietro. Il bar Impero può contare su due gazebo esterni, che aumentano lo spazio a disposizione del locale, anche d’inverno. «Da questa stagione abbiamo fissa anche la struttura su via piazza Sivieri, prima solo estiva – spiega Giulio – dopo anni siamo riusciti a ottenere i permessi. I gazebo rappresentano anche un servizio aggiuntivo per chi passeggia in centro: le persone possono sedersi e trascorrere del tempo al caldo bevendo un caffè o un drink. Negli anni posso dire di aver raggiunto tanti traguardi, assieme alla mia categoria: penso per esempio ai gazebo, prima dovevamo smontarli una volta l’anno ora ogni cinque anni, un passo avanti importante per chi ha un’attività commerciale».
Ancora qualcosa da fare, per il Centro soprattutto, c’è. «Forse, ed è un suggerimento anche per me sia chiaro, manca ancora un’organizzazione che permetta di avere nella nostra zona eventi e iniziative tutto l’anno che attraggano le persone a venire qua – dice Giulio – Manca la continuità, anche se devo dire che in questi mesi sono già stati fatti grandi passi avanti, penso alla Luminaria, agli eventi dedicati al Natale. Il Centro commerciale naturale Dolce Vita e la Pro Loco stanno lavorando molto bene, l’augurio è che si continui così: la strada imboccata è quella giusta. Altre criticità del quartiere? La carenza di posteggi, oramai annosa, e poi la mancanza di cestini per la carta e raccoglitori per le sigarette nella passeggiata» .