Il Tirreno

Grosseto

De Martis: "Che fine hanno fatto mostra e rievocazione medievale di Fondazione Grosseto cultura?"

Carlo De Martis (foto Agenzia Bf)
Carlo De Martis (foto Agenzia Bf)

Il capogruppo della Lista Mascagni scrive una lettera aperta per chiedere spiegazioni

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GROSSETO. Che fine ha fatto la programmazione culturale di Fondazione Grosseto cultura? A che punto sono l'organizzazione della mostra "Resurrezioni" curata da Vittorio Sgarbi e la rievocazione medievale dell'assedio di Ludovico il Bavaro annunciati ai soci e alla città dal presidente Francesco Mori lo scorso novembre?

Se lo chiede, e lo chiede alla Fondazione, Carlo De Martis, capogruppo della Lista Mascagni Sindaco nel consiglio comunale di Grosseto.

"Era il 2 di novembre quando il sindaco designava Francesco Mori alla presidenza della Fondazione Grosseto Cultura _ scrive De Martis in una lettera aperta _ e all’inizio del nuovo anno il presidente Mori annunciava alla città il suo programma culturale per il 2017: via il Premio Monicelli, via la Città Visibile, dentro, quali eventi di punta, una rievocazione medievale dedicata all’assedio di Ludovico il Bavaro e, soprattutto, una “grande mostra di pittura e scultura” denominata ‘Resurrezioni’ da affidare alla curatela di Vittorio Sgarbi".

Al di là del merito di queste e altre scelte annunciate, sulle quali De Martis vuole sorvolare, "è indubbio _ scrive il consigliere _ che si tratti di due eventi niente affatto irrilevanti: sia perché su di essi (e a scapito di altri) si incentrerà bene o male gran parte dell’attività culturale della nostra città per il 2017, sia per la significativa dimensione economica di tali eventi. La sola mostra "Resurrezioni" avrebbe un costo stimato in circa 70.000 euro, di cui ventimila, secondo le intenzioni del presidente Mori, da attingere dal capitolo di spesa in origine destinato alla Città Visibile, e 50.000 attraverso elargizioni di sostenitori esterni. Non è invece dato conoscere il compenso destinato a Sgarbi, del quale in effetti non è ben chiaro neppure in cosa consisterebbe il suo ruolo di ‘curatore’ della mostra".

Secondo De Martis "la selezione degli artisti e delle opere risulterebbe infatti essere stata curata dal presidente Mori in assoluta autonomia, il quale avrebbe inserito anche se medesimo tra gli artisti in mostra, o almeno così gira voce, ma confidiamo di essere prontamente smentiti tanto appare incredibile la circostanza. Della rievocazione medievale dedicata all’assedio di Ludovico il Bavaro non abbiamo invece notizie, ma possiamo immaginare cifre niente affatto modeste stando ai progetti del presidente Mori, che parla di realizzare “un cantiere per l’esatta ricostruzione dell’assedio e della costumistica, con una rievocazione dantesca nelle troniere, un mercato e una scenografia che trasformi il cassero”".

Cinque mesi sono passati: a che punto è il cantiere culturale? "Pensiamo _ dice De Martis _ che adesso sia tempo di conoscere i frutti di questi cinque mesi di lavoro del presidente Mori, anche perché è ormai alle porte la data che era stata ipotizzata per l’inaugurazione dell’annunciata “grande mostra”: il prossimo 20 maggio".

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