Il Tirreno

Grosseto

Mirna uccisa, bruciata e fatta a pezzi

Per trovare una vicenda analoga, in Maremma, bisogna andare quasi a dieci anni fa. Mirna Bartolini sparì il 7 gennaio 2004 dal suo appartamento di Castiglione. Furono i figli della donna a dare l'alla...

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Per trovare una vicenda analoga, in Maremma, bisogna andare quasi a dieci anni fa. Mirna Bartolini sparì il 7 gennaio 2004 dal suo appartamento di Castiglione. Furono i figli della donna a dare l'allarme e del caso si interessò anche “Chi l'ha visto?” durante il quale Pasquale Stabilito lanciò un appello alla donna perché tornasse a casa. Stabilito era arrivato in Maremma qualche anno prima ed aveva ha sempre lavorato con impieghi stagionali, come cameriere in bar e pizzerie della zona, oltre che in un albergo a Castel del Piano. Di tanto in tanto tornava a trovare i genitori e i due fratelli che abitano a San Severo, ed è proprio in quell'abitazione che i carabinieri scoprirono, durante una perquisizione, il telefonino di Mirna. Così dopo ore e ore di interrogatorio negli uffici della Procura, Pasquale crollò e confessò l'omicidio. Poi condusse egli stesso i carabinieri nel punto in cui aveva abbandonato i poveri resti della donna, fatta a pezzi e bruciata, nei pressi di Tarquinia. Poi Stabilito confessò anche un altro omicidio: quello di una prostituta nigeriana Mercy Igbinova, uccisa con un colpo di pistola alla testa nella macchia a poca distanza da Pian d'Alma nel pomeriggio del 25 aprile 2003. Fu condannato all'ergastolo in primo grado, ma l'appello ridusse la pena a vent'anni. Poi confermata in Cassazione.

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