Famiglia uccisa dal monossido a Firenze: accertamenti sulla caldaia e le stufe a pellet
Nella villetta a San Felice a Ema hanno perso la vita un uomo, la compagna e un bambino di 11 anni. I corpi trovati in salotto. La sindaca Funaro: «Un momento di dolore»
FIRENZE. Le ipotesi di un malfunzionamento della caldaia o delle stufe a pellet presenti in casa sono al centro delle indagini sulla tragedia avvenuta in via San Felice a Ema, nella periferia di Firenze. Qui – nella Villa di Mezzacosta – un uomo (proprietario dell’abitazione), suo figlio di 11 anni e la compagna, sono stati trovati morti probabilmente a causa di esalazioni di monossido di carbonio mentre la figlia della donna, 6 anni, è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Meyer ed è in pericolo di vita. I tre sarebbero morti già ieri sera, secondo quanto ipotizzano gli investigatori. L’allarme è stato dato dall’ex moglie dell’uomo, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con lui e il figlio. Gli accertamenti dei vigili del fuoco sulla caldaia e sulle stufe a pellet intanto proseguono per determinare con certezza le cause del decesso.
I corpi in salotto
Secondo quanto riportato dai vigili del fuoco i corpi sono stati trovati in salotto: il padre era con i figli sul divano mentre la donna è stata trovata a terra.
La sindaca Funaro: «Un momento di dolore»
«Questo è un momento di dolore perché c'è stata una tragedia nella nostra città, in un appartamento dove una coppia e un bambino non ci sono più e una bimba è in gravi condizioni. Stiamo seguendo questa vicenda, ci stringiamo intorno alla famiglia. Oltre a portare gli auguri alla città che è una emozione, c'è anche un senso di dolore». Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro, a margine della cerimonia degli auguri di Natale alla città, parlando di quanto accaduto a San Felice a Ema, frazione del capoluogo toscano.