Spaccate a Firenze: è emergenza in città. E in San Jacopino torna la paura
Vetrine fracassate a un ristorante e a una toelettatura in via Maragliano. Una vittima: «C’è troppa delinquenza e noi dobbiamo tutelarci da soli»
FIRENZE. È davvero emergenza spaccate in città. Nel centro storico dove, in via del Leone, a pochi passi da piazza Tasso, c’è stato un furto all’enoteca le Barrique, e pure in San Jacopino. In questo caso, dopo diverso tempo. Le attività colpite, tra lunedì e martedì notte, sono la pensione e toelettatura per cani GranDog e il ristorante gourmet peruviano Sevi, entrambe in via Maragliano.
Un annuncio, quello dell’allarme spaccate, che il presidente del comitato Cittadini Attivi San Jacopino, Simone Gianfaldoni, non voleva dare, soprattutto dopo un periodo di relativa calma, almeno sotto questo versante. Il quartiere e le sue vie adiacenti non sono più un’isola felice e a lanciare l’allarme è lo stesso comitato che lunedì pomeriggio ha partecipato al flash mob anti-spaccate organizzato dall’Associazione Borgognissanti. Proprio in quel contesto, il presidente Gianfaldoni aveva riconosciuto che, nel rione, le spaccate sembravano un triste e lontano ricordo. Ma, purtroppo, si è dovuto ricredere. In fretta e furia. Adesso, insieme ad altri comitati, si prepara per una manifestazione, che sarà organizzata a breve: «La situazione è fuori controllo. Nel nostro quartiere siamo alle prese anche con altre situazioni di microcriminalità, che agisce indisturbata. La gente è esasperata. I cittadini e commercianti sono sulla stessa barca e questi ladri seriali e balordi continuano indisturbati a colpire in tutti i quartieri e le zone di Firenze. Ora basta, ci faremo sentire in una forte manifestazione insieme a tutti i comitati cittadini di Firenze. Qualcuno deve intervenire».
Francys Salazar, titolare del ristorante peruviano Sevi, è amareggiato. Il suo locale è stato uno dei bersagli della microcriminalità, e mentre racconta ciò che è accaduto, si percepisce tutta la sua amarezza. L’oggetto che ha ridotto in mille pezzi buona parte della sua vetrata, e quella di GranDog, è un tombino che è stato scagliato proprio per permettere l’ingresso ai due malviventi. Francys si reputa fortunato, nonostante tutto. Non gli hanno portato via niente. Alla titolare del negozio per cani invece è andata peggio: i ladri hanno rubato il pc, la cassa e un rasoio acquistato recentemente. Il danno, per Francys, ammonta a circa mille euro: ha già provveduto a riparare il danno. In via momentanea, il ristorante è stato costretto a proteggere quel che è rimasto della vetrata con del cartone.
«Siamo rimasti molto colpiti da quanto è successo, non ce l’aspettavamo. Adesso dobbiamo denunciare l’accaduto, ma siamo consapevoli che i ladri che hanno catturato saranno presto liberati. E allora torneranno a delinquere- commenta Francys Salazar. Abbiamo fatto in tempo a vederli mentre entravano dentro il locale, in piena notte. Poi appena ci hanno visto sono scappati via senza rubare niente. All’attività vicina non è andata allo stesso modo purtroppo. C’è troppa delinquenza e il problema è che dobbiamo tutelarci da soli».
La sensazione di Francys è condivisa da tanti altri residenti del quartiere. Si sentono abbandonati. Per questo il comitato si batte da mesi per un pattugliamento a piedi e costante. Delle vere e proprie ronde. Il titolare del locale inoltre ammette che, di recente, nella zona sono accaduti fatti spiacevoli. Proprio la scorsa settimana, in pieno giorno, un suo cameriere è stato aggredito da un soggetto che voleva rubargli la collanina: «Stava buttando la spazzatura, quando uno sconosciuto lo ha aggredito prendendolo per il collo. È successo tutto velocemente. Durante l’ora di pranzo», commenta Francys. Adesso il ristorante peruviano è tornato a servire i suoi clienti, con l’obiettivo di ricominciare: «Abbiamo aperto da poco, da meno di un anno e ci dispiace vedere e subire queste cose».
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