Il delitto
Empoli, addio alla Coppa Italia: ma la cavalcata resta storica
Sconfitta col Bologna anche nella semifinale di ritorno al Dall’Ara, l’uscita è a testa alta: azzurri mai così in alto nella competizione
EMPOLI. Il copione è stato rispettato. Ma l’Empoli, che saluta la Coppa Italia dopo la sconfitta per 2-1 a Bologna nella semifinale di ritorno (0-3 all’andata) non ha dato l’impressione di una squadra in disarmo, pur con il super turn over disegnato da D’Aversa.
L’avvio, però, è di quelli da brividi: dopo sette minuti, sugli sviluppi di un angolo, Moro fa quello che vuole al limite dell’area e porge un cross al velluto a Fabbian che non deve far altro che spingerlo in porta. I rossoblù continuano a premere sfiorando il raddoppio con Dallinga stoppato di istinto da Seghetti. Alla lunga il Bologna si pone più in controllo e l’Empoli si fa vedere in avanti: poco dopo la mezz’ora arriva il gol con il tap-in di Kovalenko sul tiro di Solbakken parato da Ravaglia.
Nel secondo tempo i padroni di casa controllano senza rischi. E di rischi ne corre pochi anche la porta di Seghetti. Piuttosto, si sta attenti a non correre pericoli dal punto di vista fisico, vista l’infermeria piena. Almeno fino a quattro minuti dalla fine: stavolta il cross morbido è di Lykogiannis e il colpo di testa decisivo di Dallinga. Così si arriva al fischio finale, con il Bologna che centra la finale col Milan e con l’Empoli che esce ma non vede cancellare quanto fatto dall’Empoli in Coppa, all’insegna del motto «non è importante la destinazione, ma il viaggio». Gli uomini di mister D’Aversa si sono portati a casa degli scalpi davvero eccellenti.
Il percorso
Essere arrivati tra le prime quattro è un qualcosa che resterà scolpito per sempre nella storia del club, anche perché l’Empoli mai è arrivato così avanti in Coppa Italia. Tutto è cominciato il 10 agosto 2024, prima uscita ufficiale di questa stagione per gli azzurri. In quell’occasione, hanno superato al Castellani per 4-1 il Catanzaro, con la doppietta di Fazzini e le reti di Colombo ed Esposito nella ripresa a regalare il successo numero uno di quest’anno. Poi è arrivata la trasferta di Torino contro i granata e già da quella partita si sarebbe dovuto capire che questa per l’Empoli non sarebbe stata una Coppa Italia come tutte le altre. La vittoria sul Torino per 2-1, infatti, è arrivata con un gol di Haas al 90’ dopo che Adams aveva pareggiato l’iniziale vantaggio azzurro segnato da Ekong.
Vincere una partita da dentro o fuori contro un avversario sulla carta più quotato di te all’ultimo minuto è sicuramente un segnale che le cose ti stanno girando bene, sotto ogni punto di vista. Agli ottavi è stato tempo di derby con la Fiorentina. E come ogni sfida tra i Viola e gli azzurri che si rispetti, anche questo testa a testa è stato un’altalena di emozioni dall’inizio alla fine. Dopo che i tempi regolamentari sono terminati sul 2-2, con reti di Ekong ed Esposito per l’Empoli e Kean e Sottil per la Fiorentina, sono serviti i calci di rigore per sbrogliare la matassa. Dopo il penalty sbagliato da Ekong, gli azzurri si sono portati a casa il passaggio del turno con Esposito a mettere la firma sul tiro decisivo.
Come in un videogioco, la difficoltà si è alzata ancor di più ai quarti di finale, con l’Empoli costretto di nuovo a giocare in trasferta, per la terza volta di fila, in casa della Juventus. Una partita arrivata in quello che è stato senza ombra di dubbio uno dei momenti più difficili della stagione degli azzurri, con la vittoria che in campionato mancava da quasi tre mesi. Ma è proprio in Coppa Italia che l’Empoli ha trovato spesso e volentieri il modo di gettare il cuore oltre l’ostacolo ribaltando i pronostici. Anche allo Juventus Stadium, così come con la Fiorentina, la lotteria dei rigori ha premiato gli azzurri, con Marianucci a sigillare l’approdo alle semifinali dopo la parata di Vasquez su Yildiz. Nessuno degli azzurri scorderà mai il ritorno a casa, con i tifosi rimasti in piedi per salutarli con uno striscione celebrativo.
Riguardando questa straordinaria cavalcata in Coppa Italia, il non essere arrivati in finale sarà un po’ meno amaro per gli uomini di mister D’Aversa, anche perché la stagione non è certo finita ieri sera. Da oggi c’è da pensare a un finale di campionato dove l’Empoli dovrà dare il massimo per conquistare la salvezza, a partire dal derby di dopodomani a Firenze. E chissà che l’eco della Coppa Italia non si faccia sentire anche in Serie A spingendo gli azzurri verso un’altra splendida vittoria.