Il Tirreno

Empoli

Le reti arrivano dalla panchina ma adesso l’sos è scattato in difesa

Il gol del momentaneo 3-3 contro il Sassuolo siglato allo scadere da Viktor Kovalenko nella sfida di domenica scorsa (foto Empoli Fc)
Il gol del momentaneo 3-3 contro il Sassuolo siglato allo scadere da Viktor Kovalenko nella sfida di domenica scorsa (foto Empoli Fc)

Empoli. Sbloccato il reparto offensivo, pesa il “bilancio” della retroguardia. Ripresi gli allenamenti in vista del match di Marassi, Baldanzi ancora in dubbio

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EMPOLI. Se da una parte le sette reti messe a segno nelle ultime cinque uscite sembrano aver dato nuova linfa al reparto avanzato, ad oggi il peggiore della Serie A, dall’altra preoccupa non poco la tenuta di una difesa apparsa in netto miglioramento nella trasferta di Napoli ma che domenica è colata a picco sotto i colpi del Sassuolo: l’ultima volta che l’Empoli aveva messo a segno almeno tre reti nell’arco dei novanta minuti era stata in occasione del sorprendente 4-1 rifilato alla Juventus lo scorso 22 maggio, eppure questo non è bastato ai ragazzi di Aurelio Andreazzoli per ritrovare quel successo interno che manca ormai da due mesi. Delle otto reti complessive realizzate dall’Empoli in questo primo scorcio di Serie A ben tre sono arrivate dalla panchina, un dato che conferma la bontà della rosa a disposizione del tecnico massese ma che allo stesso tempo fa riflettere sulle possibili scelte nei prossimi impegni contro Genoa, Lecce e Torino: la rete di Gyasi a Firenze ha interrotto il digiuno degli azzurri lontano dal Castellani–Computer Gross Arena, mentre Kovalenko ha prima concesso il bis contro i campioni d’Italia per poi ripetersi a distanza di una settimana nella gara con i neroverdi dell’ex Alessio Dionisi con il tiro poi deviato nella propria porta da Viña. Impressionanti i dati dell’ucraino, capace di arrivare al tiro in cinque occasioni di cui tre nello specchio per un tasso di realizzazione pari a quello di Caputo, attuale top scorer della formazione di Andreazzoli: che possa essere questo il dato più interessante della stagione dell’Empoli non ci è dato saperlo, resta però da capire se e come potrebbero cambiare le gerarchie nell’undici che si appresta ad affrontare un filotto di partite molto importante. Ieri la squadra è tornata ad allenarsi in vista della trasferta di Marassi, gustosissimo antipasto di un dicembre ricco di appuntamenti: con Baldanzi ancora in dubbio, il tecnico empolese potrebbe riproporre la formazione uscita malconcia dal match con il Sassuolo con il possibile inserimento, sarebbe la prima volta in stagione, di Kovalenko dal primo minuto al posto di Cancellieri. Lo stesso Gyasi potrebbe avere qualche chance di guadagnarsi una maglia da titolare sulla trequarti in luogo di Cambiaghi, ancora troppo discontinuo per poter essere considerato fondamentale nello scacchiere di mister Andreazzoli, mentre in mediana il blocco composto da Maleh, Ranocchia e Fazzini dovrebbe essere riconfermato in toto. Da registrare la difesa: domenica Luperto ed Ismajli non sono riusciti ad arginare Pinamonti, destino simile per gli esterni Bereszynski e Cacace vittime del dinamismo di Laurientè e soci. A Genova l’Empoli troverà una squadra capace di costruire la propria salvezza su di uno dei terreni più ostici dell’intero campionato: qui è caduta fragorosamente la Roma di Mourinho, qui il Napoli si è dovuto accontentare di un pareggio non prima di aver rimontato il doppio svantaggio. Assente Jagiello, dovranno essere valutate le condizioni dei vari Bani, Strootman, Ekuban e Gudmundsson con quest’ultimo sostituito in attacco da uno tra Puskas e Retegui. Attenzione a non sottovalutare il ritorno al gol di Ruslan Malinovskyi: l’ex Atalanta, arrivato in estate dopo la breve parentesi con la maglia dell’Olympique Marsiglia, sembra essere tornato quel meraviglioso giocatore che aveva incantato la Serie A tra il 2019 ed il 2022 sotto la guida di Giampiero Gasperini. Spazio anche per l’ex Sabelli, dodici presenze in maglia azzurra nel 2021.

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