Il più bello d’Italia vuol diventare prete: la storia di Edoardo
Castelfiorentino, il 21enne è entrato in seminario: «La mia paura più grande era quella di non essere accettato per questa scelta»
CASTELFIORENTINO. Si era aggiudicato il titolo “Il più bello d’Italia” nel 2019 e adesso ha deciso di dedicarsi a una vita religiosa, sognando di diventare sacerdote entro i prossimi 2 anni. È la storia che arriva da Castelfiorentino, più precisamente dalla frazione di Cambiano e che riguarda Edoardo Santini, 21enne.
Un passato da nuotatore, attore emergente, nel 2019 Edoardo vinse il concorso nazionale “Il più bello d’Italia”, promosso da Abe, che nella sua storia ha acceso i riflettori su personaggi dello spettacolo come Gabriel Garko, Giorgio Mastrota, Ettore Bassi, Beppe Convertini e Simone Bonaccorsi.
Nel 2019, una volta vinto il titolo, spiegò di voler intraprendere un corso di studi per diventare attore teatrale e cinematografico, oltre che perfezionare le lingue. Il teatro è stato il luogo simbolo per Edoardo per vincere la timidezza, come lui stesso ha spiegato, e nell’attore ha visto un gioco continuo con se stessi e con gli altri, grazie al quale si può scoprire molto di se stesso.
Passioni che si sono diversificate nel corso degli anni per Edoardo, il quale nel 2022 a Massa Carrara ha raggiunto il titolo di campioni italiani di categoria nella disciplina Boogie Woogie, assieme alla ballerina, Arianna Gagliani.
Adesso però è lui stesso a raccontare il suo nuovo percorso tramite i canali social: «21 anni, a 21 anni mio babbo ha preso la decisione di sposare mia mamma, perché era rimasta incinta. Mia mamma a 21 anni è diventata madre, mentre io mi ritrovo in cammino per diventare, se Dio vorrà, un prete. In questi anni ho avuto modo di incontrare dei ragazzi che mostrandomi cosa vuol dire essere chiesa, mi hanno dato la forza di indagare a questa domanda che mi porto dietro sin da quando ero piccolo, ma che varie paure mi impedivano di approfondirle. Nel 2022 per fare un primo passo sono andato a vivere con 2 sacerdoti e quella è stata l’esperienza più bella della mia vita, una esperienza che mi ha permesso di incontrare dei fratelli e nella quotidianità quella risposta che aspettavo scendesse dall’alto. A fine anno è stato naturale per me fare la domanda al vescovo per entrare nel percorso propedeutico che porta poi al seminario. Ora studio teologia, presto servizi a 2 parrocchie nella diocesi fiorentina e ho messo da parte il lavoro da modello, la recitazione e il ballo. Perché dei sì comportano inevitabilmente dei noi. Non abbandono tutto, perché le mie passioni fanno parte di me ma le vivrò e riproporrò in contesti diversi. La mia paura più grande era quella di non essere accettato per questa scelta, ma devo dire che mi ero costruito più muri di quanti in realtà ce ne fossero. C’è chi parla alle spalle, chi non si fa problemi a dirmi che sono una delusione anche in famiglia, ma c’è anche chi mi appoggia. Credenti e non. Ho fatto quel passo che mi terrorizzava, che mi impediva di essere pienamente me stesso. Quello di cui però sono certo è che non mi pentirò di questo viaggio, perché a ora posso gridare: Sono Edoardo, 21 anni e sono felice».