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L’incidente

Montelupo, geometra morto a 40 anni: la disperazione del fratello davanti alla moto distrutta

di Martina Trivigno
Montelupo, geometra morto a 40 anni: la disperazione del fratello davanti alla moto distrutta

Luigi Serrao viaggiava in sella alla sua moto verso Empoli, l’impatto con un suv all’incrocio con via Ponte Nuovo

30 aprile 2023
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MONTELUPO. Prima c’è stato il boato, fortissimo. Poi la corsa contro il tempo per cercare di salvare Luigi Serrao, di professione geometra, che avrebbe compiuto 41 anni il 18 novembre. Ma tutto è stato inutile. Troppo violento l’impatto tra la sua moto – in sella alla quale stava viaggiando – e una Ssangyong. Una vita spezzata – l’ennesima – sulla statale 67, a Montelupo Fiorentino.

Il fatto

Ore 8,30 di ieri, il 40enne, è sulla sua moto lungo la via Tosco Romagnola sud, in direzione Empoli. Ed è allora che accade: per cause ancora in corso d’accertamento da parte della polizia municipale dell’Unione dei Comuni dell’Empolese-Valdelsa, l’auto guidata da un uomo di 48 anni residente a Montelupo Fiorentino – che arriva da via Ponte Nuovo – supera l’incrocio e si scontra con la moto di Serrao. Immediata la chiamata ai soccorsi: sul posto interviene un’ambulanza della Misericordia e un’altra delle Pubbliche assistenze riunite, viene allertato anche l’elisoccorso Pegaso. Ma fin dal primo momento il personale sanitario si rende conto che le condizioni del centauro sono troppo gravi e, alla fine, non possono fare altro che constatarne il decesso. Resta, ora, tanta sofferenza. Sulla statale 67, ieri, è arrivato anche il fratello della vittima. Il volto trasformato in una maschera di dolore, le mani tra i capelli. «Come è successo? Perché?», dice, disperato. Osserva la moto distrutta ancora lì, contro il muretto di un’abitazione. Arrivano altri familiari, gli occhi si riempiono di lacrime mentre raccolgono gli effetti personali di Luigi Serrao, ancora conservati dentro al suo marsupio. Intorno, si è formato un capannello di gente. Chi vive lì – racconta – sa quanto sia pericolosa quella strada. E non lo nascondono: hanno paura. Giorno e notte. Perché lì le auto sfrecciano, non rispettano i limiti.

I precedenti

Una scia di sangue lunga decenni: era il maggio 2006 quando morì l’avvocato Amedeo Relli, 52 anni, e pure Marco Salvestrini, 61, dipendente dell’Asl, travolto nell’agosto 2013 all’altezza di via Citerna da un furgoncino mentre stava viaggiando in sella alla sua bici. Era il novembre del 2021 quando una ragazza di 19 anni stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando fu investita.

Obiettivo, più sicurezza

Ieri mattina, sul luogo dell’incidente, è arrivato anche il sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti, che spiega di aver chiesto già da tempo di installare un autovelox poco distante dal punto in cui è morto Serrao. «La prima cosa, in questi momenti, è quella di stare in silenzio, soprattutto nel rispetto della persona che ha perso la vita in maniera così tragica, improvvisa, inattesa – sottolinea il primo cittadino – e anche per le persone che sono state coinvolte nel tragico evento e che porteranno dentro di sé lo strappo di una vita che se n’è andata. Ci sarà poi il tempo per fare riflessioni su quanto accaduto e per incrementare le azioni per mitigare il rischio stradale. Un impegno che la nostra amministrazione comunale porta avanti con la costruzione di rotatorie che interrompono il flusso veloce delle auto e attraverso l’utilizzo di strumenti che inducono a ridurre la velocità, come gli autovelox, che tante polemiche hanno sollevato per il loro utilizzo sulla statale».  «A questo proposito informo che questa amministrazione ha chiesto da mesi l’installazione di un autovelox a pochi metri dal luogo in cui si è verificato il tragico incidente – conclude Masetti – Non lo dico con tono polemico ma per sottolineare il fatto che siamo ben consapevoli di quanta pericolosità ci sia nel percorrere quel tratto di strada, e non solo: la statale 67 è pericolosa e l’amministrazione comunale ha il dovere di fare tutto il possibile per ridurre il rischio di incidenti in modo significativo dal momento che è impossibile annullarlo». Il tratto di strada è stato chiuso al traffico, ieri, subito dopo le 8,30 ed è stato riaperto verso le 12,30, una volta terminati i rilievi da parte della Municipale e le operazioni di bonifica .

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