Il Tirreno

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Rosignano, il lungomare è terra dei vandali: «Gang di ragazzi fanno il caos»

Rosignano, il lungomare è terra dei vandali: «Gang di ragazzi fanno il caos»

Il racconto di un ristoratore: «Troviamo di tutto tra i tavoli»

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ROSIGNANO. Le sigarette spente a terra e le bottiglie (svuotate) di alcolici lasciate su tavoli e sedie sono il segno di un degrado a cui, secondo Alberto Lazzerini, titolare del locale Tientibene di Rosignano Solvay, «bisogna trovare il modo di mettere un freno, a maggior ragione adesso che ci avviamo verso l’estate». Per questo il ristoratore chiede «controlli che siano più serrati su chi bivacca in zona e su chi contribuisce a rendere invivibile questa parte di lungomare». Ma andiamo con ordine.

Siamo sul lungomare Monte alla Rena di Rosignano Solvay, tra il porto e la terrazza. «Spesso quando la mattina arriviamo al locale troviamo il caos, con sedie e tavoli sparpagliati qua e là. Con bottiglie rotte e sigarette spente e poi abbandonate in giro. Capita anche che le persone orinino e vomitino e tutto questo, oltre a essere un disagio per noi, è anche una mancanza di decoro per l’intera zona del lungomare».

Casse con la musica a tutto volume

A tutto ciò si aggiungono «gruppi di ragazzi che tengono, di notte, la cassa della musica a tutto volume». Lazzerini dice di aver voluto investire, in passato, su quella parte di lungomare perché ci credeva «ma adesso – sottolinea – siamo abbandonati a noi stessi e finiamo sempre più spesso preda dei vandali».

Lo stabilimento in stato di abbandono

In zona, peraltro, come ricorda l’imprenditore, c’è anche il Sirena. L’ex stabilimento balneare è chiuso e in stato d’abbandono da tempo e, in passato, «è capitato che fosse occupato. O comunque che qualcuno ci dormisse».

Oltre i cancelli l’ex Sirena, vista mare, si presenta in stato d’abbandono, con vetri rotti e degrado diffuso. Una zona, questa, che da anni avrebbe bisogno di un intervento di riqualificazione.

Insomma, tutto considerato, anche tenendo presente che l’estate è ormai alle porte, «bisogna fare qualcosa – dice il titolare del locale sul lungomare Monte alla Rena –. Perché in queste condizione diventa sempre più difficile lavorare qui. Per questo sarebbe opportuno che le autorità, oltre a effettuare il passaggio con le pattuglie, si fermassero a controllare questi gruppi di persone che fanno danni e creano parecchio disagio».

In modo tale da evitare che le pedane dei ristoranti, dopo la chiusura, diventino luoghi di bivacco e caos. E da mettere un freno ai vandalismi che danneggiano il decoro. Così, insomma, da «metterci in condizioni di lavorare nel miglior modo possibile senza trovarci ad avere a che fare con danneggiamenti e degrado».

Anche perché «siamo sul lungomare di Rosignano Solvay» e qui, di persone, ne passano parecchie. Soprattutto durante il periodo estivo.
 

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