Il Tirreno

CECINA. Dorme per strada, nella zona della stazione, dopo che la casa in cui viveva, a Cecina, è bruciata. «Nell’incendio ho perso tutto e non so più come fare. Chiedo solo di essere aiutato a trovare un altro appartamento da prendere in affitto». Christian è un rifugiato politico e si è rivolto alla lista civica Cecina Riparte, che ha raccolto la sua storia, per far sapere a tutti le difficoltà che sta vivendo nella speranza che qualcuno possa porgergli una mano.

«Ho abitato per sei anni in una casa in affitto qui a Cecina – racconta tramite la lista civica – ma a gennaio purtroppo ha preso fuoco e sono potuto rientrare solo per poco con i vigili del fuoco. Ho perso tutto, è bruciato tutto. Anche i mobili che ho comprato. Ora dormo per strada e cerco una casa che, preciso, pagherò. Chiedo solo un aiuto per trovarla. Ho parlato con gli assistenti sociali e mi hanno detto che devo andare al dormitorio a Livorno, ma non posso farlo». «Lavoro a Cecina come muratore – prosegue Christian – e, comunque, sarebbe solo una sistemazione di venti giorni. In passato ho fatto il lavapiatti, il cameriere e il falegname. Sono scappato dalle persecuzioni in Biafra e ora mi trovo qui a vivere per strada. Ho appena finito di lavorare e non riesco nemmeno a fare una doccia. Come faccio a fare da solo? Ho una busta paga. Cerco solo un alloggio».

Dalla lista Cecina Riparte fanno sapere che «un rifugiato politico, costretto a lasciare il suo paese di origine a causa di persecuzioni, ha diritto alla protezione internazionale e a una piena assistenza sociale da parte del paese ospitante. Assistenza sociale fondamentale per il raggiungimento di una piena integrazione e di una qualità della vita da considerarsi quantomeno accettabile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA