Cecina, ascensore fermo da sei mesi nella casa popolare: «Io e mia figlia siamo intrappolate»
Il dramma di Lucia: «Non riusciamo più a vivere così. Mia figlia, oltre la disabilità, soffre di crisi epilettiche»
CECINA. Si riaccendono i riflettori sulle case popolari. Al centro della questione un altro immobile gestito da Casalp e situato in via Savino Matteoni. Dopo la vicenda riguardante la muffa e rifiuti nel palazzo di via Occorsio e i disagi causati da delle ingenti infiltrazioni d’acqua dello stabile di via Savino Matteoni, torniamo nello stesso edificio per un problema con l’ascensore che continua a tenere bloccata una famiglia in casa.
Lucia Luongo, 56 anni, abita con la figlia disabile «al terzo piano dello stabile di via Savino Matteoni – racconta la donna – e io e mia figlia siamo praticamente bloccate in casa». Da febbraio scorso, le segnalazioni fatte a Casalp sono tante. «Il guasto dell’ ascensore in realtà risale al 24 ottobre – precisa Luongo –, le segnalazioni che ho fatto sono tantissime e non ho ricevuto nessun aggiornamento in merito. Io ho l’artrosi alle ginocchia e vivo solamente con mia figlia disabile. Scendere le scale è un incubo. Mia figlia, oltre la disabilità, soffre di crisi epilettiche e dopo ogni attacco si stanca moltissimo: se dovesse accadere mentre siamo fuori, non sarei in grado di riportare mia figlia a casa autonomamente, avremmo bisogno dell’intervento di un’ambulanza – spiega Lucia –. Dopo tutte le segnalazioni a Casalp e anche al Comune di Cecina, non ho ricevuto risposte ma solo un “le faremo sapere, facciamo la segnalazione”».
In tutto questo, oltre il danno anche la beffa: «Nonostante il disagio e nessuna risposta in merito alla sistemazione dell’ ascensore, mi è stato notificato l’aumento dell’affitto mensile. Sono stanca di questa situazione e non so più a chi rivolgermi. Io non ce la faccio più, sono stanca di combattere e aspettare che qualcuno ascolti, non riusciamo più a vivere in queste condizioni».
Casalp, titolare della gestione del patrimonio edilizio Erp di Livorno e provincia non si nasconde. Contattato dal Tirreno, dopo essere venuto a conoscenza della storia della signora Lucia Luongo, il presidente Marcello Canovaro, ha subito risposto. «Per via Matteoni ho fatto richiedere informazioni alla ditta che ha in carico la manutenzione, la ditta Paravia. Per rimettere in funzione l’ ascensore – spiega il presidente Casalp –, la ditta ha richiesto al costruttore Shindler circa 20 giorni fa numerosi pezzi di ricambio. Questi purtroppo non sono ancora arrivati. Al momento della vostra chiamata, abbiamo sollecitato anche la ditta Paravia a richiedere a Schindler la fornitura con la massima urgenza. Mi dispiace per il disagio che è venuto a crearsi e spero che la situazione possa essere risolta il più presto possibile».